Causa Covid è morto ad Antananarivo in Madagascar Padre Albano Passarotto, 80 anni, di origine Veneta, sfollato a Cosseria con l’alluvione del Polesine nel 1951. Nel 1966 ha iniziato la sua opera come missionario in Madagascar dove si è dedicato a creare scuole, orfanotrofi, centri cura e strutture che garantissero istruzione e assistenza alla popolazione e in particolare ai bambini. Ha contribuito a creare diverse strutture a Finanantsoa. Attualmente si trovava nel sud del Madagascar a Marillac, periferia di Tolagnaro (Fort Dauphin) dove ha realizzato e sta gestendo una scuola che garantisce a oltre 500 bambini la possibilità di studiare e da loro due pasti al giorno. A Marillac vanno a scuola e a mangiare qualcosa di sano e sostanzioso i tanti bambini delle famiglie più disperate accampate nelle baracche di questa frontiera con la brousse dell'Androy, costruite con plastiche, rami e foglie dopo aver lasciato i villaggi dell’interno per la carestia e la sete che non smette (né facilmente smetterà a causa dei cambiamenti climatici) di colpire il Sud. Numerose le raccolte fondi effettuate a Cosseria per sostenere il suoi operato, in modo particolare quelle attuate dal gruppo “Mani di fate”. «Una vita dedicata ai poveri – commenta il sindaco di Cosseria Roberto Molinaro -. Ci ha insegnato molto ogni volta che rientrava lascia un vuoto incolmabile ed è una perdita incalcolabile. Ai famigliari le più sentite condoglianze».
Grande cordoglio per la morte di Padre Albano Passarotto
Scomparso in Madagascar a causa del Covid il missionario cosseriese