Sui, circa, 40 mila ospiti nelle Rsa piemontesi la percentuale di positivi è dell’8%. Questo emerge dal monitoraggio della Regione Piemonte, che aveva già messo su il suo piano di screening il più possibile capillare programmandolo fino a marzo 2021, fatto di tamponi rapidi (in tutto 700.000) e ad alta frequenza. Uno ogni 15 giorni in tutte le strutture. Sono oltre 700 le Rsa ed Ra (residenze assistenziali) del territorio, verso cui è partito il secondo invio di test rapidi.
La Giunta regionale ha approvato nei giorni scorsi, oltre alla distribuzione dei test, l’irrobustimento delle linee guida per l’individuazione di strutture Covid dedicate con l’obiettivo di salvaguardare ospiti e personale delle Rsa nell’attuale fase di emergenza. Su proposta degli assessori al Welfare, Chiara Caucino, e alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, si stilano così le regole per le strutture alberghiere, extra-alberghiere, socio-sanitarie idonee ad accogliere pazienti asintomatici e paucisintomatici colpiti dal virus. Le linee di indirizzo sono state formulate sulla base delle indicazioni degli esperti del Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive. Sono previsti requisiti strutturali, gestionali ed organizzativi inderogabili, controlli preventivi e modalità di selezione delle strutture particolarmente severi, oltre a specifiche misure di continuità assistenziale.
I pazienti dimessi dall’ospedale, che devono rientrare in struttura, effettuano un tampone negativo, poi 14 giorni di isolamento e, come ulteriore garanzia rispetto alle direttive nazionali, in Piemonte è previsto nuovamente un tampone negativo (con test rapido). Stesso iter per chi entra per la prima volta in una Rsa.
«La delibera- sottolineano il presidente della Regione Alberto Cirio con gli assessori Caucino e Icardi - è frutto di un lungo percorso di monitoraggio che in questi mesi la Regione Piemonte con la Direzione Sanità e Welfare ha svolto coinvolgendo la gran parte delle 800 strutture presenti sul territorio. La sicurezza degli ospiti e dei dipendenti di tutte le nostre strutture è una assoluta priorità»
A settembre sono stati effettuati nelle strutture del Piemonte 55.000 tamponi molecolari, ad ottobre 82.000. «La realizzazione di un’unica piattaforma in cui giornalmente è possibile verificare la condizione di tutte le strutture per anziani e non del Piemonte si sta verificando come il più utile strumento per il monitoraggio e il sostegno nelle situazioni di difficoltà» aggiungono il presidente e gli assessori.
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300 Oss in arrivo
Per aiutare le strutture in difficoltà con il personale, la Regione negli ultimi giorni ha anche pubblicato una manifestazione d’interesse alla quale hanno aderito 300 operatori socio sanitari ed altri profili professionali che potranno essere utilizzati dalle Asl e dalle strutture presenti sul territorio per colmare le lacune di organico manifestatosi.