Venerdì scorso Giovanni Paolo Ramonda, santalbanese, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, è stato ricevuto da Papa Francesco in udienza privata in occasione dei 50 anni dell'Associazione fondata da don Oreste Benzi. Giovanni Paolo Ramonda, successore del prete dalla tonaca lisa alla guida della Comunità Papa Giovanni XXIII, ha partecipato con i membri della sua casa famiglia, formata insieme alla moglie Tiziana da dieci persone. «E' stato un incontro memorabile. Abbiamo portato al Papa l'impegno di tanti laici che spendono la loro vita al fianco della povera gente in 42 Paesi del mondo, seguendo il carisma di don Benzi - commenta Ramonda -. Al Santo Padre abbiamo donato il libro-testamento di don Oreste "Con questa tonaca lisa", "Il diario di Sandra", la giovane riminese proclamata venerabile appena tre mesi fa e "Pane Quotidiano", il messalino con i commenti al Vangelo di don Benzi». All'incontro hanno partecipato anche Gianpiero Cofano, segretario della Comunità, e Alberto Capannini, il quale ha portato la testimonianza dei giovani volontari della Comunità di don Benzi, che condividono la loro vita nei campi profughi siriani al confine nord del Libano. Da questa esperienza di condivisione diretta è nata una proposta di pace scritta insieme ai siriani scappati dalla guerra. Alcune famiglie che vivevano nel campo profughi sono giunte in Italia tramite i corridoi umanitari, accompagnate dai giovani volontari della Giovanni XXIII che si sono occupati della loro accoglienza ed integrazione. Nella stessa mattina, nell'omelia della Messa a Casa Santa Marta, Papa Francesco, riflettendo sul Vangelo di Matteo, ha affermato che "sfruttare le donne è un peccato contro Dio". «Il Papa ancora una volta ci ha dimostrato di avere a cuore la sorte di tante giovani donne e ci ha spronato ad andare avanti nella battaglia iniziata da don Benzi per la liberazione di queste nostre sorelle» conclude Ramonda.
Gian Paolo Ramonda in udienza da Papa Francesco
Per i 50 anni della “Papa Giovanni XXIII”, con la moglie Tiziana e i componenti della sua Casa famiglia di Sant’Albano