I grandi maestri della carta lo sapevano bene. Loro, che il giornalismo sportivo lo hanno inventato e battezzato, hanno sempre saputo che non è un mestiere fatto di solo inchiostro: è una professione fatta di passione. Una storia d'amore in piena regola. Con le sue liti, le sue furie, le sue complicazioni e le sue enormi vampate di calore, le sue grandi soddisfazioni. È uno dei giornalismi più particolari che esistano. Anche perché, quando scrivi di sport, chi ti legge è il tifoso: e il tifoso non si accontenta della cronaca, vuole sentire il sudore, il battito, l'urlo. Così Mondovì, anche quest'anno, premia chi lo fa “dal di dentro”. Nel nome di un maestro del genere, quel Piero Dardanello direttore di Tuttosport, l'Associazione a lui dedicata ha organizzato al quindicesima edizione del Premio.
Il Premio
La cerimonia di premiazione si è svolta lunedì 28 maggio a Mondovì Piazza, nel Circolo di lettura. Come sempre, il Premio era diviso in due categorie: Francesco Saverio Intorcia (La Repubblica) è il Premio Dardanello 2018 per la categoria nazionale, Nicola Gallo (Videogruppo) per quella regionale. A loro si affiancano due riconoscimenti speciali: premio alla carriera a Fabio Monti, firma storica della redazione sportiva del Corriere della Sera, e una targa di riconoscimento a Sandra Pistilli, moglie di Giuseppe Pistilli, firma storica del Corriere dello sport. Applausi a profusione per un'ospite specialissima: Giusey Versace, vincitrice del “Premio Gasco” (premiata dalla famiglia Gasco), campionessa paralimpica.