Qualcuno ha parlato di un podio "salomonico": l'edizione 2019 del "Suono delle scuole" a Mondovì si chiude con un podio di parimeriti.
Al primo posto ex-aequo sono state premiate le band dell'Istituto "Cigna Baruffi Garelli" e del Liceo "Vasco". Una decisione da colpo di scena (forse è la prima volta che accade un parimerito al primo-secondo posto) che ha lasciato molti a bocca aperta . Ma giudizio della giuria è, come è giusto che sia, inappellabile. La serata finale si è svolta ieri, giovedì 16 maggio, al "Baretti".
Armi vincenti delle due band in questa edizione del "Suono delle scuole": per il "Vasco" una incredibile cover di "Bang Bang" (nella versione di Nancy Sinatra) con arpa ad accompagnare sul palco, e per il "Cigna" una cover di "Gli uomini non cambiano" di Mia Martini, interpretata così splendidamente da una delle cantanti che ha fatto venire i brividi a chi era in sala.
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Gepostet von L'Unione Monregalese am Donnerstag, 16. Mai 2019
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Parimerito anche per gli altre due posti in classifica: ex-aequo al terzo-quarto posto per la band del Liceo "Beccaria-Govone" e per l'Istituto "Giolitti-Bellisario". Hihlights della serata finale per loro: "Senza un perché" di Nada (Beccaria-Govone) e "The Power of Love" dei FRankie goes to Hollywood (Giolitti).
Sala Baretti ovviamente strapiena di pubblico (non c'era più un solo posto disponibile), tempi ottimi nella conduzione, band "carichissime" e grande supporto dei compagni di classe. Qualche problema nei suoni. Serata aperta e chiusa dalla punk band monregalese Quarantena.
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POLEMICA PER LA FRASE SUGLI IMMIGRATI: IL GIURATO ESCLUSO
Purtroppo, questa edizione del "Suono delle Scuole" verrà ricordata anche per altro: l'episodio sulla frase sugli immigrati del giudice e musicista Gian Luigi Carlone, che ha sollevato un polverone in città. Il musicista, giurato della prima fase, musicista e fondatore della Banda Osiris, è stato escluso dalla giura con decisione del Comune durante l'ultima e conclusiva serata dopo le polemiche esplose a seguito della sua frase sugli immigrati pronunciata nella prima serata: «L'immigrato di turno».Una frase che probabilmente voleva risultare come un commento sull'ingresso "a effetto" di due cantanti, studentesse del "Baruffi" di colore, che è suonata testualmente così: «Chiaramente il colpo di scena del secondo brano, con l'entrata delle altre due cantanti, solito colpo di scena dell'immigrato di turno che entra, come adesso va di moda...».
In seguito, ha spiegato: «Io non sono mai stato razzista. La storia della mia carriera con la Banda Osiris parla per me. Spiegherò quello che è successo . Sono costernato per come sia stata interpretata una frase che tutto voleva tranne che essere razzista». E afferma: «Ho sottolineato di essere stato colpito in modo positivo dalla loro scelta di far salire sul palco due ragazze di origine straniera. Al punto che per la loro esibizione ho attribuito al gruppo 5 punti, il voto massimo previsto. La Banda Osiris da anni collabora con Emergency di Gino Strada e con numerose altre ong. Personalmente ho inoltre fatto parte, dagli anni '90 e sino ad oggi, di due orchestre multietniche».
COMUNE E ORGANIZZATORI SI DISSOCIANO
In apertura di serata, gli organizzatori e i conduttori hanno diffuso un comunicato in cui prendono le distanze dai temi razzistici emersi nella polemica. L'assessore alle Politiche giovanili, Luca Robaldo: «L'Amministrazione Comunale ha appreso la notizia dello spiacevole accaduto occorso nella prima serata de "Il Suono delle Scuole". Stigmatizziamo profondamente l'affermazione del giurato, dalla quale prendiamo le distanze in maniera ferma e decisa e formuliamo la solidarietà della città intera a chi ha dovuto subire questa spiacevole situazione».
LE STUDENTESSE DEL "BARUFFI"
Parla anche a nome dell’amica Lorry, Jennifer, la studentessa del "Baruffi" che ieri sera è stata raggiunta da una frase di un giurato a commento della loro esibizione ("Il solito colpo di scena dell’immigrato”) che ha suscitato polemiche fra studenti, genitori e insegnanti, durante l’esibizione del gruppo dell’Istituto Baruffi di Mondovì, alla serata “Il suono delle scuole”, la sfida in musica tra gli Istituti scolastici della città, giunta alla 11ª edizione.
«Non abbiamo avuto alcuna crisi di pianto - precisa - perché abbiamo capito che chi ha detto quella frase non avesse intenzione di offendere. Però in quel contesto di giovani, ha sbagliato a pronunciare quelle parole. Ci aspettavamo che chiedesse subito scusa, ma non lo ha fatto, pur se speriamo che lo faccia ancora. Non è un fatto personale, mio e di Lorry, ma riguarda tutto il gruppo della mia scuola, che si è sentito denigrato. Ci ha fatto invece piacere che l’Amministrazione comunale abbia formulato parole di solidarietà a nome della città di Mondovì».