Domenico Clerico, che da due settimane ha assunto la direzione sanitaria della Casa di riposo di Mondovì "Sacra Famiglia", vuole fare chiarezza. E parte dai dati puri: 27 decessi in un mese, di cui 23 accertati covid. Questo il dato, in una struttura che a fine marzo contava 95 ospiti, di cui - si scoprì poco dopo - 52 positivi al coronavirus.
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I vertici della RSA comunicano le cifre senza nascondere nulla. Lo fanno, pur sapendo che sono cifre brutte. Che quando i parenti le leggeranno non saranno contenti. Soprattutto quelli che hanno mal digerito la dichiarazione rilasciata una settimana fa: «La situazione è in controllo». Conscio della reazione che ne è seguita, Clerico afferma: «Abbiamo fatto il meglio che si poteva fare. Quando abbiamo emesso quel comunicato, abbiamo usato un termine clinico, tecnico. Intendevamo dire che avevamo contezza della situazione, che sapevamo cosa stava succedendo. Non volevamo certo far intendere che a essere sotto controllo è l’epidemia». Forse è più corretto dire che al “Sacra Famiglia” le cose sono state fatte nei limiti del possibile: «Ma è innegabile che è difficilissimo contenere la situazione, quando non si ha il personale per farlo».
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