Giuseppe Zarcone, sindaco di Monastero Vasco, ha emanato un'ordinanza con cui vieta l'installazione, sul territorio comunale, di impianti che facciano uso di tecnologie 5g o sue varianti, come il 4g+, il 4gplus o il 4g evoluto., in attesa dell'emanazione della nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall'International Agency for Research on Cancer, applicando il principio di precauzione. L'ordinanza è inoltre valida fino alla emanazione della metodologia per le valutazioni preventive definite da ISPRA/ARPA.
In paese il dibattito è acceso sul tema della tecnologia telefonica, a causa dell'antenna che dovrebbe essere installata a San Lorenzo e che incontra l'opposizione sia della maggioranza che dell'opposizione. La scorsa settimana si è tenuto un dibattito pubblico sul tema in piazza a Roapiana.
L'ordinanza definisce il 5g «una tecnologia potenzialmente pericolosa perché si basa su microonde a frequenze più elevate delle precedenti versioni, anche dette onde millimetriche» con conseguenze come «maggiore energia trasferita ai mezzi in cui le radiofrequenze vengono assorbite (in particolare i tessuti umani) e minore penetrazione nelle strutture solide, per cui vi è la necessità di più ripetitori (a parità di potenza)».
Il testo cita la legislazione in vigore a tema di limiti relativi alle radiazioni elettromagnetiche, e richiama al principio di precauzione, adottato nel 2005 dall'Unione Europea. «Quando le attività umane possono portare a un danno moralmente inaccettabile, che è scientificamente plausibile ma incerto, si dovranno intraprendere azioni per evitare o diminuire tale danno».