Siamo nell’ultima settimana di agosto, e si registrano già più contagiati che in tutto giugno. Ma se vogliamo parlare di “seconda ondata” resta il fatto che la situazione è ben diversa dai tempi dei lockdown: allora gli ospedali erano in costante affanno, serviva costruire reparti e ricavarne posti letto, adesso, a fronte di un aumento pur significativo nell’ultimo mese (+ 344 piemontesi positivi), gli ospedalizzati sono a livelli minimi. Prendiamo l’ultimo dato disponibile, quello del bollettino regionale datato martedì 25 agosto: 85 ricoverati, di cui solo 6 in terapia intensiva. Altro punto sollevato nella discussione riguarda il numero dei tamponi.
«Se aumentano i tamponi, è ovvio che poi crescono i contagi», si sente dire. Ma è proprio così? Soffermiamoci e anzi limitiamoci ai numeri, visto che avventurarsi oltre su questo tema non è, ai livelli attuali, un qualcosa di univoco e scientificamente assodato. Dall’1 al 25 giugno, in Piemonte, si sono effettuati 83.048 tamponi, dal 1° al 25 luglio 68.057, e nello stesso periodo ad agosto siamo a quota 65.242. Il trend del numero dei tamponi non rispecchia l’andamento positivi, come si evince dal grafico: dal 1 al 25 di ogni mese, i positivi sono stati 838 a giugno, solo 229 a luglio e già 757 ad agosto (più del triplo del mese precedente).