Valerio Del Bono, direttore del reparto malattie infettive; Roberta Rossini, primario di cardiologia; Valeria Brignone, caposala centro prelievi, Mauro Giraudo, coordinatore DEA. Poi Massimo Massaia, primario di ematologia; Corrado Lauro, responsabile struttura di day e week surgery e Giuseppe Guerra, presidente dell’ordine dei medici di Cuneo e commissario per l'emergenza in Asl Cn1. Sono loro le prime persone ad essere state vaccinate in "Granda" in questo 27 dicembre 2020. Oggi in tutta Europa è il Vaccine day.
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Presente l'assessore alla sanità della Regione Piemonte Luigi Icardi: «Non è solo un gesto simbolico, rappresenta il momento in cui riusciamo a vedere la luce in fondo al tunnel. Avremo ancora qualche mese di difficoltà ma stiamo vaccinando i nostri sanitari: tra due giorni arriveranno altre 40mila dosi che, unitamente alle restanti 155mila, ci permetteranno di far lavorare gli operatori in serenità. Si prosegue per avere le disponibilità necessarie a raggiungere l’immunità di gregge in tutta la popolazione»
IL VIDEO - Vaccino somministrato alla dottoressa Roberta Rossini
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Borgna: «Vaccinarsi è un gesto d'amore»
Si tratta del vaccino anti Covid Pfizer/Biontech. In tutto 80 saranno le somministrazioni al personale nel nosocomio cuneese. «Oggi è una giornata storica in tutta Europa – prosegue Federico Borgna, sindaco di Cuneo – inizia la fine dell’incubo coronavirus. Sono contento del messaggio che il personale sanitario dà, vaccinandosi, a tante persone che possono avere perplessità verso i vaccini: vaccinarsi è un gesto d’amore. Bene che si sia partiti dal Santa Croce di Cuneo a testimonianza dell’eccellenza di questa struttura e del lavoro incredibile che le donne e gli uomini che lavorano qui hanno realizzato nei settecento anni di storia dell’ospedale e in particolare durante questa pandemia».
Monica Rebora, direttrice sanitaria dell'Azienda ospedaliera
«Il vaccino è l’arma di prevenzione più straordinaria e più efficace che la scienza conosca: oltre alle misure comportamentali di igiene e distanziamento è uno strumento che ci permette di affrontare la pandemia e arrivare alla ripresa delle attività quotidiane e anche assistenziali in piena sicurezza. Ho provato una grande emozione quando sono state consegnate nelle mie mani le dosi vaccinali dedicate all’ospedale Santa Croce. Sono un medico igienista quindi conosco molto bene l’efficacia dei vaccini: è un dono preziosissimo della scienza che per il mio tramite è potuto arrivare a tutti gli operatori che si sono dedicati in maniera straordinaria in tutti questi mesi all’assistenza dei pazienti».