Come fare il sapone in casa riciclando l’olio usato
L’olio di frittura usato può essere un’ottima materia prima per realizzare un versatile sapone, da usare in casa per il bucato e altro
Riciclare e riutilizzare le materie prime è oggi un imperativo da non prendere sotto gamba. Forse non tutti sanno che il classico sapone solido, quello di Marsiglia per intenderci, si ricava dalla trasformazione dell’olio d’oliva che reagisce alla soda caustica.
Per creare degli utili saponi da usare per le pulizie domestiche è possibile riutilizzare l’olio di frittura conservato con cura per evitare il suo irrancidimento. La ricetta che vi proponiamo di seguito è tratta dal libro della blogger Liliana Paoletti, Saponi e detersivi naturali (Macro Edizioni).
Come si fa il sapone in casa a partire dall’olio esausto
Per realizzare il sapone è necessario seguire scrupolosamente le indicazioni e tenere a mente che la reazione della soda caustica con l’olio può provocare reazioni pericolose. Per questo si raccomanda di lavorare sempre in zone ben areate e mai in presenza di bambini, animali o altri soggetti deboli.
Ingredienti
- 800 g di oli di semi (polinsaturi di diversa natura, il mix può comprendere anche olio d’oliva)
- 200 g di olio d’oliva (indispensabile la presenza di quest’olio per la riuscita del processo)
- 140 g di soda caustica (NaOH)
- 250 di acqua distillata
- 40 g di soda Solvay o carbonato di sodio (diverso da bicarbonato di sodio)
- 4 cucchiai di farina
- 20 gocce di olio essenziale a scelta
Attrezzatura
- Contenitori per i singoli ingredienti
- Pentola in acciaio inox
- Cucchiaio in acciaio inox
- Fornello
- Frullatore a immersione
- Termometro per alimenti (opzionale)
Per fare bene il sapone è indispensabile conoscere a fondo il procedimento e lavorare in un ambiente sicuro. La combinazione della soda con l’acqua sviluppa temperature molto alte, una volta aggiunto l’olio si potrebbero generare reazioni difficili da governare se non si ha pieno controllo delle diverse fasi del processo.
La prima cosa da fare è pesare tutti gli ingredienti con una bilancia di precisione, su questo sito web si può trovare quella più adatta. Quindi con cura vanno messi in contenitori singoli, meglio se con beccuccio per una maggiore maneggevolezza. Gli oli dovranno essere a temperatura ambiente e normalmente fluidi.
Nella pentola si scioglie la soda Solvay nell’acqua. Quindi si attende che torni a temperatura ambiente. Una volta raffreddata, si aggiunge lentamente la soda caustica, facendo molta attenzione perché in questa fase si alzano molto le temperature. La soluzione a questo punto si presenta grumosa e di colore bianco e si dovrà lasciare riposare (coperta con un coperchio) per un minuto.
Quindi si aggiunge l’olio, lentamente e con estrema cura, mentre si frulla con il minipimer a immersione. Frullare per una decina di secondi poi fare una pausa di circa un minuto. Di solito sono sufficienti 10 minuti per completare il lavoro. L’uso di oli esausti e polinsaturi necessita alcune variazioni nel procedimento standard e anche la formazione del cosiddetto nastro tarda a mostrarsi o non è così compatto come avviene con le miscele a base esclusiva di olio d’oliva.
Mettere in forma e far riposare
In questa fase la pasta di sapone è ancora liquida e può essere versata in uno stampo che servirà per il suo raffreddamento e per fare prendere la forma finale al sapone. Si possono usare contenitori riciclati, come delle vaschette di plastica, contenitori monodose come i vasetti dello yogurt e dei formaggi, e così via.
Il sapone deve riposare almeno 24 ore dentro il contenitore fino a quando si sarà rappreso e indurito. È bene tenere a mente che l’uso di olio d’oliva in minima percentuale non aiuta a ottenere un sapone molto solido. Più tempo riposa, migliore sarà la trasformazione in sapone dell’olio da parte della soda caustica.
Riciclare l’olio di frittura
Per conservare bene il sapone usato per friggere è bene fare attenzione ad alcuni dettagli durante la sua conservazione. È utile filtrare accuratamente l’olio prima di conservarlo in un contenitore. In questo modo si levano eventuali residui di cibo che rilasciano il loro aroma all’olio alterandone l’odore.
Una buona idea per omogeneizzare l’odore dell’olio di frittura è mettere qualche foglia di alloro o eucalipto nella bottiglia perché rilasci il suo profumo. Perché non irrancidisca, l’olio andrebbe conservato al riparo da sbalzi di temperatura e in un contenitore scuro.
Come si usa il sapone
Il sapone così ottenuto potrebbe avere comunque un odore molto marcato, per questo non è indicato usarlo per la detersione della pelle. Si può comunque usare con successo per la pulizia degli indumenti, grattugiato e diluito in acqua per ottenere delle soluzioni utili per smacchiare a fondo, oppure per pulire le superfici dure in cucina o in bagno.
Come fare il sapone in casa riciclando l’olio usato
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