Da giovedì la provincia di Cuneo torna in zona gialla

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Da giovedì la provincia di Cuneo torna in zona gialla. Ecco l'elenco delle riaperture: cinema, ristoranti (ma solo all'aperto), negozi e tutto il resto

Il Piemonte, così come la Liguria, è diventata zona gialla da lunedì 26 aprile, ma la nostra provincia lo sarà solamente da giovedì. La ragione: è passato troppo poco tempo dall’ultimo cambio di colore, avvenuto sabato 17 aprile (ma in base ai dati del 15-16 aprile). La Regione ha chiesto un chiarimento al Ministero, e il verdetto è stato questo. Gli spostamenti, con lo “scolorimento”, diventano adesso molto più liberi, anche se solo nella fascia oraria dalle 5 alle 22. Si può andare a trovare amici e parenti con una visita al giorno e al massimo in quattro oltre i conviventi (prima il limite era fissato a due).

Non sono da conteggiare i minori di 18 anni sotto la propria tutela. Il tema del “coprifuoco” ancora in vigore è diventata una questione politica: Salvini (Lega) ha lanciato una petizione per l’abolizione, Boccia (Pd) ha parlato di scadenza una volta che tutti gli over 60 verranno vaccinati. Intanto i ristoratori e i bar possono riaprire ma devono attrezzarsi per il consumo solo all’aperto o nei dehor fino al 1° giugno. Da qui in poi, sì al consumo al chiuso ma solo a pranzo. Sorpresa amara anche per gli outlet.

Nel “Decreto riaperture”... manca quella dei centri commerciali nei fine settimana.  Nelle bozze si parlava di riapertura dal 15 maggio. Ma nel testo finale, arrivato in Gazzetta Ufficiale, questo riferimento non c’è. «È un fatto inspiegabile e altamente preoccupante il dietrofront di cui abbiamo avuto notizia nottetempo a proposito della mancata riapertura dei centri commerciali – ha dichiarato il presidente di Ancc-Coop e Coop Italia, Marco Pedroni –. Non conosciamo le ragioni che sottendono a tale decisione. I centri commerciali sono luoghi sicuri dove sono state attivate tutte le misure precauzionali richieste, in qualsiasi giorno della settimana inclusi i week end. Chiediamo con forza la correzione del testo del Decreto che permetta così la riapertura dei centri commerciali».

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BAR E RISTORANTI ALL’APERTO. DAL 1 GIUGNO ANCHE AL CHIUSO
Riaprono i ristoranti, sia a pranzo che a cena, ma esclusivamente quelli che hanno tavoli all’aperto e solo nelle zone gialle. All’interno invece non si potrà servire cibo. La regola riguarda anche bar, pub e gelaterie. Vietata la consumazione al banco. A tavola si potrà essere al massimo quattro, con un’eccezione per i conviventi. La distanza è fissata a un metro. Resta vietato sostare davanti ai locali o consumare in piedi. Confermati l’asporto e la consegna dei pasti a casa. Per le cene, bisognerà comunque tener conto del coprifuoco fissato ancora alle 22. Dal 1º giugno disco verde anche ai ristoranti al chiuso nelle zone gialle, ma solo per il pranzo al tavolo e fino alle 18. Il personale dovrà indossare la mascherina, così come i clienti quando non sono seduti a mangiare. Per la cena bisognerà consumare solo all’aperto. Sempre senza limiti la ristorazione in albergo. Aperti ovunque bar e ristoranti in autostrade, ospedali, porti e aeroporti.

NEGOZI E CENTRI COMMERCIALI
In zona gialla i negozi sono tutti aperti, i centri commerciali sono chiusi nel week-end (salvo generi di prima necessità).Rimane la regola del distanziamento e dunque degli ingressi contingentati, con obbligo di mascherina.

VISITE AI PARENTI E AMICI
Fino al 15 giugno il numero di persone che potranno andare a casa di parenti e amici aumenta da due a quattro, più eventuali figli o persone disabili. Restano del tutto vietate le feste. Nelle zone gialle ci si può spostare anche al di fuori delle regioni, in zona arancione entro il proprio Comune (se questo ha meno di 5 mila abitanti, il limite è di 30 km), mentre in zona rossa le visite restano vietate. È sempre permesso andare nelle seconde case ma si può spostare solo il nucleo familiare e la casa non deve essere abitata da altre persone. Il titolare deve aver comprato o affittato l’appartamento prima del 14 gennaio.

CINEMA E TEATRI
In zona gialla via libera a cinema, teatri e altri spettacoli, come i concerti. Si potrà stare solo seduti, a distanza di un metro, e i posti devono essere prenotati. Al chiuso le sale potranno ospitare il 50 per cento degli spettatori fino a un massimo di 500 persone. All’aperto si potrà arrivare fino a mille. Il Decreto prevede, in relazione all’andamento epidemiologico, anche la possibilità di aumentare la presenza di spettatori all’aperto, rispettando comunque le indicazioni del Cts.

SPOSTAMENTO TRA REGIONI E “GREEN PASS”
Ci si può spostare liberamente tra regioni gialle. Per quelle rosse e arancioni servirà un pass – un certificato verde da mostrare o stampare – che attesti una delle tre condizioni di sicurezza: un tampone negativo (antigenico o molecolare) fatto nelle 48 ore precedenti, un ciclo completo di vaccinazione (requisito valido
per 6 mesi) oppure bisognerà provare di essere guariti dal virus da non più di 6 mesi (con un certificato medico). Per muoversi tra regioni arancioni o rosse per motivi di lavoro, salute e urgenza basterà la semplice autocertificazione.

SPORT ALL’APERTO
Si può praticare sport all’aperto, non solo individuale, ma solo nelle regioni in zona gialla. Si può dunque giocare a calcetto, a pallacanestro, beach volley. Ci sarà un via libera per tutti gli sport di contatto (mentre finora erano consentiti solo ginnastica, corsa, bicicletta e tennis). Resta vietato l’uso degli spogliatoi.

SCUOLA E UNIVERSITÀ
Tutti sui banchi fino alla terza Media (finora in zona rossa era fino alla prima Media). Per quanto riguarda le Superiori, la presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100% ma la ministra Gelmini ha già garantito deroghe ai governatori in agitazione. Infine, l’Università: fino al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività accademiche si svolgeranno prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare
“la presenza degli studenti del primo anno”. Ma non ci sono indicazioni precise.

MUSEI
Musei, gallerie, parchi archeologici e mostre anche al chiuso riaprono nelle zone gialle. I visitatori dovranno indossare sempre le mascherine. I musei sono tenuti a contingentare gli ingressi per evitare assembramenti. E nel fine settimana si può andare solo su prenotazione (online o telefonica).

PISCINE ALL’APERTO: DAL 15 MAGGIO
Dal 15 maggio, in zona gialla, via libera all’attività delle piscine all’aperto. In queste strutture, bar e ristoranti devono rispettare le stesse regole degli altri locali.

PALESTRE: DAL 1 GIUGNO
Dopo 7 mesi di stop, il 1º giugno in zona gialla sarà possibile tornare in palestra. Bisognerà prenotare la lezione, igienizzare gli attrezzi dopo l’uso, chiudere i propri oggetti in buste di plastica, utilizzare la mascherina negli spazi comuni. Ci sarà l’obbligo di restare a due metri di distanza dagli altri atleti. Per le piscine al chiuso non c’è ancora una data di riapertura.

FIERE E SAGRE: DAL 15 GIUGNO
Il Governo ha anticipato al 15 giugno, in zona gialla, la riapertura delle fiere. Nei giorni precedenti saranno consentiti i preparativi, ma senza pubblico. Potranno partecipare anche espositori e visitatori dall’estero, seguendo le regole previste per la quarantena: 5 giorni per chi arriva da un Paese Ue e 14 da Stati al di fuori dell’Unione.

TERME E PARCHI TEMATICI: 1 LUGLIO
Dal 1º luglio, in zona gialla, sarà consentito liberamente l’accesso alle terme, previsto finora solo con il certificato medico. Riaprono anche i parchi tematici e di divertimento, con protocolli che devono ancora essere messi a punto. Restano invece chiuse le sale giochi.

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