«Il Piemonte potrebbe entrare in zona gialla dopo Natale»: ad affermarlo è l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, a margine di un appuntamento in Regione questa mattina, mercoledì 22 dicembre.
La previsione purtroppo è realistica: nella città di Mondovì, a ieri (dato fornito dal Comune) si contavano oltre 150 persone attualmente positive. Tantissime le classi in quarantena: oltre 160 in provincia di Cuneo, oltre 20 quelle nel Monregalese.
Il bollettino regionale dell'Unità di crisi ha comunicato oltre tremila nuovi contagi in Piemonte nella sola giornata di martedì, 15 mila in una settimana. Il rischio che la nostra regione “cambi colore” è assolutamente realistico.
«Per entrare in zona gialla - ha ricordato Icardi - bisogna superare tre parametri: un'incidenza sotto ai 50 casi positivi al Covid-19 ogni 100 mila abitanti, già ampiamente superato (siamo a 350, ndr), il 10% di utilizzo dei posti in terapia intensiva, e il 15% di utilizzo dei posti nei ricoveri ordinari Siamo alle soglie di questi limiti, vedremo nell'ultimo report i dati ministeriali, ma è probabile che da dopo Natale si possa passare in zona gialla».
«Piemonte in zona gialla "significa - ha chiarito l'assessore Icardi - solo mascherine obbligatorie all'aperto e qualche limitazione per alcune tipologie di locali pubblici, tipo il vincolo dei tavoli di quattro persone al massimo nei ristoranti. Oggi il virus sta circolando come l'anno scorso, stiamo assistendo a un aumento dei contagi, credo sia opportuno aumentare il livello delle misure di contenimento della pandemia».
RIENTRO A SCUOLA: DRAGHI DICE NO AL PROLUNGAMENTO DELLE VACANZE
Oggi il premier Draghi ha escluso un prolungamento delle vacanze di Natale: nella conferenza stampa di fine anno ha categoricamente smentito l’ipotesi di un provvedimento generalizzato che rinvii la riapertura delle scuole, a gennaio, per superare il picco dei contagi e contribuire a rallentare la crescita dei casi dopo le riunioni familiari delle feste natalizie.