«La nostra storia risale nel tempo, al 1967 quando i nonni Matteo e Lucia rilevarono una panetteria e iniziarono a produrvi le paste di meliga, messe in vendita in una grossa “arbanella” di vetro...». A raccontarlo è Stefania Vinai, titolare insieme alla sorella Chiara di “Quaglia - Il forno di Corsagliola” ma soprattutto custode di una tradizione. La valle attraversata dal torrente Corsaglia ha subito inesorabile lo spopolamento, ma resiste grazie alla forza, al coraggio e alla resilienza di giovani donne che hanno deciso di restare. «Sappiamo che fare impresa altrove sarebbe più semplice e conveniente ma a guidarci è l’amore incondizionato per la nostra terra, che speriamo di far conoscere e magari rivivere attraverso i nostri biscotti, nati dall’unione tra i prodotti genuini del territorio - spiega Stefania, classe 1992 -. Anche per questo manteniamo aperta la piccola bottega di commestibili, gestita per oltre 35 anni da mamma Maria Margherita, vero e proprio presidio per la comunità residente. I nostri maggiori sforzi sono però dedicati ai biscotti, che commerciamo anche all’ingrosso e ci permettono di allargare i nostri orizzonti. La pandemia, poi, ha cambiato le abitudini degli italiani e noi ci siamo rapidamente adeguate a questo improvviso sviluppo delle vendite online». Un’attività basata sulla pasticceria secca che non rinuncia a gastronomia e dolci freschi su ordinazione. «Al giorno d’oggi, fortunatamente, essere donne non è più penalizzante ma anzi sa essere un valore aggiunto, in particolare nella cura del dettaglio che in molti ci riconoscono. Sono felice e orgogliosa di quello che faccio e sicuramente mi piacerebbe che il nostro esempio potesse essere seguito da tante altre ragazze, coinvolte in attività di valle. Mi gratifica sapere che alcune persone, venute da lontano per acquistare le paste di meliga, passino poi la loro giornata alla scoperta delle nostre piccole realtà». “Ali per volare, radici per tornare”, la valle come scelta consapevole di chi ha provato altre esperienze ma poi ha deciso di tornare e dare il proprio contributo.
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