Il 25 settembre, in concomitanza con le elezioni del Parlamento, si vota anche il nuovo presidente della Provincia. Il presidente Federico Borgna ha cessato il suo incarico quando ha terminato il mandato da sindaco di Cuneo. Merita ricordare alcune cose per evitare di generare confusione.
Prima di tutto, dall'ultima riforma, le elezioni provinciali sono diventate "elezioni di secondo livello": vale a dire che voteranno solo sindaci e amministratori comunali della provincia, in totale 2.809 persone. Non saranno i cittadini a votare.
Inoltre, questa volta non si vota l'intero Consiglio provinciale: questo è stato eletto lo scorso dicembre. Si vota solo per il presidente, che resta in carica 4 anni. Il Consiglio è costituito da 12 consiglieri, più il presidente.
Infine, i voti sono "ponderati": non tutti i voti hanno lo stesso peso. Ogni Comune della provincia di CN viene inserito in una fascia, a seconda del numero degli abitanti. Vale a dire, per fare un esempio, che il voto di un amministratore comunale di un Comune di grandi dimensioni, come Cuneo, vale di più del voto di un collega di un Comune di dimensioni medie, come Villanova, o piccole o piccolissime.
Si vota solo domenica 25 settembre (dalle 8 alle 20) nei due seggi a Cuneo (1 seggio con 1 sottosezione) e a Roddi (1 sottosezione).
Le candidature dell'aspirante presidente dovranno essere sottoscritte da almeno il 15% degli aventi diritto al voto, pari ad un minimo di 422 firme. Le candidature dovranno essere presentate in Provincia domenica 4 settembre (dalle ore 8 alle 20) e lunedì 5 settembre (dalle 8 alle 12). Quindi si procederà all’esame delle candidature stesse, alla richiesta di eventuali integrazioni istruttorie e infine venerdì 16 settembre alla pubblicazione delle liste ammesse.
Per due mandati di fila, ovvero nel 2014 e nel 2018, ci fu un unico candidato: Federico Borgna, sindaco di Cuneo. Questa volta invece non andrà così: la concomitanza con le elezioni politiche ha spaccato le convergenze. I candidati saranno molto probabilmente due: da una parte si dà ormai per certo il nome di Luca Robaldo, sindaco di Mondovì, che si presenterà come candidato civico senza simboli di partito (già sostenuto da decine di amministratori), e dall'altra il Centrodestra sta lavorando a una lista coi simboli di partito (circolano vari nomi sul tavolo, ma per ora restano indiscrezioni). Una battaglia di cui sarà interessante vedere l'esito, confrontandolo col dato regionale e nazionale delle elezioni parlamentari.