A Mondovì l'opera di Susan Philipsz: una canzone per le orfane e le donne dimenticate dalla storia, installazione al Museo della stampa
Una voce di donna, anzi due. Due canti di bambine immaginarie, che si levano dalle finestre del complesso delle Orfane: l'ex convento, oggi Museo della stampa, che nei secoli passati accoglieva le figlie senza famiglia e senza nome. Non sono parole, ma toni astratti. Tristi, senza dubbio, evocativi.
Le note sono quelle dei "Madrigali" di Maddalena Casulana, prima compositrice donna nella storia ad aver fatto stampare e pubblicare un libro della propria musica. Tutto questo è un'opera dal nome "A sond / a part", prodotta e realizzata dall'artista scozzese Susan Philipsz che da oggi si trova al Museo della stampa "LIBER" di Mondovì. L'installazione è stata finanziata dalla Fondazione CRC nell'ambito delle iniziative per i 30 anni di vita della Fondazione.
L'ARTISTA E L'OPERA
“A Song A Part / Un canto / una parte” è un’installazione sonora realizzata per “A cielo aperto”, il progetto di arte pubblica promosso dalla Fondazione CRC. L’opera si basa su due canti di Maddalena Casulana, la cui partitura del Canto da “Il primo libro de madrigali” (1568) è stata recentemente scoperta negli archivi della Biblioteca civica di Cuneo. La Fondazione CRC ha scelto Susan Philipsz per questo compito: artista scozzese (è di Glasgow), nata come scultrice e passata dall’arte plastica materiale a quella sonora. «Il mio unico strumento ora è la voce umana», dice: utilizzando sistemi di amplificazione in luoghi come le stazioni degli autobus o i contesti urbani, Philipsz trasmette registrazioni di sé stessa che canta canzoni popolari o pop a cappella. Per Mondovì l’artista ha scelto di cantare due canti diversi da “Il primo libro de madrigali” e li ha registrati in modo che le parole diventassero toni astratti. Queste registrazioni vengono riprodotte da due altoparlanti separati, allestiti all’ingresso del Museo, e vengono diffuse simultaneamente. I suoni si sovrappongono creando un vortice fra dissonanze e armonie. Attraverso la sua installazione sonora, Philipsz allude sia alla scomparsa della tipografia tradizionale in favore di quella digitale, alla memoria delle donne che hanno dovuto lottare per accedere al mondo dell’arte e alla storia del convento-orfanotrofio femminile di Mondovì, oggi divenuto Museo della stampa.
«Con l’inaugurazione dell’opera a Mondovì siamo giunti alla terza tappa del nostro progetto “A cielo aperto” – afferma Ezio Raviola, presidente della Fondazione CRC –, che ci offre l’opportunità di portare in provincia di Cuneo le opere di quattro straordinari artisti di fama internazionale. Un’operazione culturale unica, promossa per celebrare i 30 anni di vita della nostra istituzione. Questa installazione sonora impreziosisce ulteriormente il Polo culturale delle Orfane: un luogo eccezionale, nel cuore di Mondovì Piazza, restituito alla comunità grazie all’imponente riqualificazione sostenuta dalla Fondazione nell’ambito degli Interventi Faro».
Sono previste visite guidate gratuite per scoprire l’opera di Susan Philipsz e il Museo della Stampa, sabato 5 novembre alle 15 e alle 17 e domenica 6 novembre alle 11, alle 15 e alle 17. Prenotazione obbligatoria al link https://www.eventbrite.it/e/449363778157.
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