Estate di grandi lavori, quella che si sta per concludere al Santuario e alla Casa di accoglienza della “Capanna di Betlemme” della Mellea di Farigliano. Il responsabile della struttura gestita dall’Associazione Papa Giovanni XXIII, Giona Cravanzola, ha avviato ormai da tempo un piano di manutenzione e recupero dei luoghi, con sostanziali interventi in corso e in previsione. «Proprio in queste settimane i lavori sono concentrati sul risanamento del suolo, per la sicurezza di tutti e per preservare il pilone dell’apparizione, all’interno del chiostro – spiega Cravanzola –. Gli addetti hanno captato una sorgente d’acqua sotterranea proveniente dalla collina soprastante, che rischiava di causare smottamenti e allagamenti nell’area del Santuario. Queste acque, tramite un sistema di canali lungo centinaia di metri, sono state convogliate verso il basso, consentendo di risanare l’intera zona». Un secondo intervento fondamentale, ormai concluso, ha riguardato nei mesi scorsi il totale rifacimento dell’impianto di riscaldamento. Le vecchie caldaie a gasolio sono state sostituite da una nuova centrale termica a pellet, poco inquinante e decisamente più economica da alimentare. «I nostri obiettivi erano sostanzialmente due: riscaldare risparmiando e, allo stesso tempo, salvaguardando l’ambiente circostante che ci è stato donato – prosegue il responsabile –. Per questo motivo abbiamo anche installato sul tetto una serie di pannelli solari, che in estate assicurano la produzione dell’acqua calda per la “Capanna” e per il Santuario, senza dover utilizzare la caldaia, con un notevole risparmio». I due interventi hanno comportato una spesa di oltre 100 mila euro, coperta per la maggior parte con fondi della “Papa Giovanni”, ma anche grazie ad alcune donazioni di privati e al lavoro di cittadini volenterosi. «Le spese di gestione di una struttura come la nostra sono davvero importanti – aggiunge Cravanzola –. Attualmente abbiamo 21 ospiti che si trovano in condizioni di difficoltà, e alle esigenze dei quali cerchiamo di provvedere nel miglior modo possibile. Ci stiamo anche impegnando per migliorare l’intera area: manteniamo il verde e svolgiamo numerosi lavori di ordinaria manutenzione in autonomia. Se ci fossero persone o imprese che avessero la possibilità di contribuire alla nostra causa, ne saremmo ovviamente molto felici. Qui facciamo accoglienza, ospitalità e non chiediamo nulla in cambio, ma gli interventi da eseguire sono molteplici, spesso costosi ed è complicato far quadrare i conti». Tra i lavori realizzati, da ricordare anche il rifacimento e la messa in sicurezza dell’impianto elettrico del presepe in Santuario, mentre per il futuro sono già in programma l’adeguamento dell’intero impianto elettrico del Santuario e il consolidamento del campanile. «Ci affidiamo alla Provvidenza e all’impegno di tante persone di buon cuore – conclude Cravanzola –. La nostra comunità rappresenta un punto di riferimento per il territorio. Da ricordare che la devozione mariana nel Santuario è molto diffusa e radicata. Ci impegniamo al massimo, per mantenere viva e operativa questa realtà».
Incanalata sorgente sotterranea e nuova caldaia: estate di grandi lavori alla Mellea
La Comunità Papa Giovanni XXIII sta portando avanti una serie di importanti interventi sulla Casa di accoglienza e il vicino Santuario. Giona Cravanzola: «Le spese sono tante, lavoriamo sodo per mantenere la struttura»