Area di stoccaggio rifiuti a Clavesana: raccolta firme dei cittadini, per il “no” al progetto

Durante un'accesa riunione pubblica, il sindaco ha ribadito la contrarietà del Comune al progetto. La popolazione ha chiesto una delibera di Giunta come atto ufficiale per opporsi all'iniziativa

I cittadini firmano la petizione per il "no", in municipio

Un nuovo impianto di stoccaggio rifiuti, anche pericolosi, potrebbe venire realizzato nell'area industriale di Clavesana. La questione, emersa pubblicamente qualche giorno fa, sta preoccupando i cittadini del paese e dei Comuni vicini. A questo proposito, giovedì 5 ottobre il Comune di Clavesana ha diramato un comunicato nel quale si legge: "Il progetto depositato di trova in fase preliminare (deposito degli atti). Solo successivamente prenderà il via la fase istruttoria da parte di tutti gli Enti competenti e in tal fase l'Amministrazione comunale confermerà la propria volontà di opporsi fortemente alla realizzazione di quanto prospettato nel progetto presentato in Provincia". I cittadini ora chiedono una presa di posizione ufficiale da parte del Comune: una delibera di Giunta da portare poi all'attenzione della Provincia. Organizzata anche una petizione per dire "no" al progetto, che in poche ore ha già permesso di raccogliere centinaia di firme.

«Non autorizzeremo attività che mettano a rischio la salute»
Per fare il punto della situazione e chiarire la posizione del Comune al riguardo, l'Amministrazione del sindaco Luigino Gallo ha organizzato una riunione pubblica in municipio, la sera di venerdì 6 ottobre, al quale hanno partecipato centinaia di persone, anche provenienti dai paesi vicini. «Vogliamo rassicurare la popolazione – ha detto il primo cittadino ai presenti –. L'Amministrazione comunale ha intenzione di non autorizzare attività che possano mettere a rischio la salute degli abitanti di Clavesana e dei Comuni limitrofi. Ora dobbiamo inviare le controdeduzioni alla Provincia, per questo ci siamo affidati ad un tecnico specializzato, che sta preparando una relazione. Io personalmente non voglio questo progetto, la Giunta non lo vuole, ma la palla ora è in mano alla Provincia. Sono ben accetti suggerimenti e collaborazioni da chiunque si intenda della materia. Nei prossimi giorni incontreremo anche i sindaci dei Comuni vicini».

Una raccolta firme per il "no" al progetto
Durante la serata, gli animi si sono scaldati. Alcuni cittadini sono intervenuti chiedendo una delibera di Giunta, come presa di posizione ufficiale dell'Amministrazione da inviare alla Provincia. «Abbiamo già inviato una lettera alla Provincia in cui esprimiamo contrarietà al progetto – ha risposto Gallo –. Domani (oggi, 7 ottobre) faremo anche la delibera di Giunta richiesta dai cittadini». Sono poi intervenuti anche Giovanni Bracco, presidente della Cantina Clavesana, l'ex sindaco Michelino Chiecchio e Livio Ballauri, che si sono fatti portavoce della popolazione, portando all'attenzione dell'assemblea le numerose perplessità dei residenti sul progetto. In chiusura di serata, un comitato di cittadini ha aperto una petizione per il "no", che ha permesso di raccogliere già centinaia di firme.

Il pubblico, alla riunione di venerdì 6 ottobre

I fatti: la Cement Srl acquista un nuovo terreno e vuole ampliare l’attività
La Cement Srl (che si occupa di produzione di calcestruzzo a Clavesana), proprietà della ditta Barbera Srl dal 2020, ha depositato in Provincia un progetto preliminare, richiedendo l'autorizzazione a procedere "per l'esercizio di operazioni di recupero e deposito preliminare di rifiuti non pericolosi e pericolosi". L'impresa è già insediata nell'area produttiva clavesanese con un impianto di betonaggio alimentato tramite gli inerti prodotti dalla Barbera Srl nella sua cava di Vicoforte, ora però avrebbe in progetto di ampliare il suo raggio d'azione, iniziando ad occuparsi anche di rifiuti.

La Cement chiede "un aumento delle quantità stoccabili e di quelle movimentate attualmente – si legge nel documento depositato agli atti in Comune –, con la possibilità di avviare contestualmente una nuova attività di recupero tramite trattamento per frantumazione e vagliatura dei rifiuti speciali non pericolosi di tipo inerte e messa in riserva e deposito preliminare di rifiuti pericolosi e non pericolosi (all'interno di tettoie e capannone) in adiacenza alla sede operativa attuale ma in area produttiva diversa, a Clavesana in località Cascina San Giovanni".

Sul sito web dell'azienda, si legge: "In adiacenza all'impianto di betonaggio di Clavesana, il Gruppo ha acquistato un terreno di 50 mila metri quadrati, che verrà utilizzato per lo sviluppo di un nuovo settore d’attività: l’area infatti è destinata a ospitare un sito per il recupero di macerie nonché per il recupero e lo stoccaggio di rifiuti, aprendo le porte al vasto comparto dell’ecologia".

 

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