«Mi fa onore che la cucina della tradizione piemontese sia associata a un cuoco di origine straniera». Adil El Adham ha appena ricevuto a Roma, nel prestigioso Auditorium Antonianum, il collare del “Collegium Cocorum”. È l’onorificenza al merito rilasciata dalla Fic, la Federazione Italiana Cuochi, agli chef che hanno operato oppure operano da oltre 25 anni nell’arte culinaria. Adil è ormai cittadino italiano, ma è nato e cresciuto in Marocco prima di girare l’Europa e approdare in Italia. Da anni è un’istituzione dietro ai fornelli del ristorante-pizzeria “Pintun” di Carrù. «I miei piatti preferiti sono il vitello tonnato (e per fare la salsa come Dio comanda ci vuole tempo), i capunet, la cipolla ripiena e ovviamente il bollito e la bagna caoda. La bellezza della cucina locale sta nella sua grande varietà. Ormai mi sento piemontese, qui ho imparato tanto e io credo che l’importante sia valorizzare i piatti, senza stravolgere troppo».
Con lui, lo scorso martedì 10 ottobre, erano 350 i cuochi premiati in tutta Italia. Di questi, a rappresentare la “Granda” anche i colleghi Elio Allocco, Maurizio Macario e Santino Ponzo. «I collari Collegium Cocorum – spiega Domenico Pavan, presidente dell’Associazione Cuochi Provincia Granda – rendono omaggio a coloro che hanno dedicato la propria vita professionale, spesso anche privata, all’arte della cucina, lavorando ogni giorno con passione e dedizione per promuovere e tutelare le nostre migliori tradizioni».
E arrivano anche i complimenti del presidente di Confcommercio Cuneo, Luca Chiapella, per «il ruolo di ambasciatori del gusto del nostro territorio». Questa missione di “difesa” dell’arte culinaria locale è sposata in toto anche da chi, come il carrucese Adil, proveniva da parecchio lontano. «A dir la verità ho iniziato in Belgio, dove ho frequentato la Scuola alberghiera. In Italia sono arrivato per uno stage nel ’97 a Pinerolo, prima di finire “Alla corte lombarda” (ristorante nel Varesotto). Ho girato abbastanza, anche in Francia. Devo ringraziare, per la grande opportunità concessa, il presidente provinciale della Fic, Domenico Pavan, e il consigliere nazionale (di Lesegno) Stefano Bongiovanni».