Sono ufficialmente iniziati nei giorni scorsi i lavori di realizzazione del nuovo “Parco dei Trenta” di Farigliano, in via Torino. L’impresa edile appaltatrice, Romana Adriano di Carrù, ha avviato la pulizia dell’area, eliminando alberi e arbusti e praticando le operazioni di sbancamento per livellare il terreno. «Siamo molto soddisfatti per l’avvio del cantiere – commenta il sindaco Ivano Airaldi –. I lavori prevedono una spesa di circa 149 mila euro e vengono realizzati sfruttando un contributo da 100 mila euro della Fondazione Crc, assegnato in occasione dei 30 anni di vita del Gruppo. Proprio per questo, l’area verde prenderà il nome di “Parco dei Trenta”». La porzione di terreno oggetto dell’intervento è stata donata qualche tempo fa alla comunità dai proprietari del “Mangimificio Ferrero”. «Lo step successivo consentirà di creare le pendenze per il deflusso delle acque, dopodiché verrà realizzata la piazzetta principale – aggiunge il primo cittadino –. Il parco sarà aperto e accessibile a tutti. Ci saranno vialetti, panchine e la messa a dimora di una trentina di alberi. Sorgeranno poi un’area fitness e, se avremo risorse a disposizione, anche un anfiteatro con palco all’aperto, che potrà ospitare piccoli eventi». La mattina di lunedì 23 ottobre, il sindaco Airaldi, in compagnia del responsabile dell’Ufficio tecnico e dei progettisti, gli architetti Filippo Milani e Andrea Tassone, ha compiuto un sopralluogo sul posto, facendo il punto della situazione e tracciando una prima crono-tabella. Tempo permettendo, il nuovo Parco dovrebbe essere concluso e pronto per l’inaugurazione entro la primavera 2024. Intanto, sempre in materia di lavori pubblici, a breve a Farigliano inizierà la realizzazione di una seconda area verde, all’ingresso del paese, nei pressi del sottopassaggio della ferrovia.
Ruspe al lavoro a Farigliano: partito il cantiere del nuovo “Parco dei Trenta”
L’impresa appaltatrice ha ripulito il terreno e ora si sta occupando dello sbancamento. Sopralluogo di sindaco e progettisti: «Sarà un’area per tutta la comunità»