Deposito rifiuti, la Cantina Clavesana: «Si mette a rischio l’economia di un’intera comunità»

Tra i “no” al progetto Cement, anche quello della storica Cooperativa agricola. Il presidente Giovanni Bracco: «Quale futuro per le famiglie e i nostri giovani?»

Si aggiunge al coro dei “no” la voce della Cantina Clavesana, per mezzo del suo presidente Giovanni Bracco, anche lui tra i componenti del direttivo del Comitato che contrasta il progetto presentato in Provincia dalla Cement Srl per la creazione di un deposito di rifiuti pericolosi nell'area artigianale del paese.

«Questo territorio deve scegliere da che parte stare, dove vuole andare, che futuro vuole per i suoi giovani. Noi abbiamo puntato tutto sul territorio, su queste colline, sulla terra – dice Bracco –. La Cantina Clavesana ha 200 associati che conferiscono 25 mila quintali di uve da venti Comuni: da Clavesana e Bastia, dal Doglianese a La Morra, Novello e Barolo. Oggi produciamo 2 milioni di bottiglie: Dogliani, Barbera, Nebbiolo, Alta Langa e abbiamo un’autorizzazione speciale per produrre anche Barolo. Nel nostro punto vendita, in Clavesana, arrivano oltre 20 mila persone l’anno: gente del posto, ma anche turisti. Alcuni arrivano apposta dalla Liguria, da Torino, da Milano. A volte vengono anche solo per un cartone di vino, perché vogliono avere un contatto diretto con noi, chiedere informazioni, conoscerci, scoprire il territorio. Abbiamo una grande responsabilità, in primo luogo nei confronti di 200 famiglie, ma anche per tutta la zona. La Cantina ha sempre svolto un ruolo sociale importante, oltre che economico. Nel 1994, il terribile anno dell’alluvione, che a Clavesana ha causato devastazione e cinque morti, la Cantina ha bloccato immediatamente i lavori di imbottigliamento e si è messa a totale disposizione. Abbiamo trasformato la nostra sala polifunzionale in una mensa. Per mesi abbiamo fornito pasti caldi a 800 persone: volontari che venivano spalare fango, ma anche gente del paese in difficoltà. Questo ruolo sociale non è mai venuto meno. Diamo sostegno ai giovani che scelgono di lavorare la terra, organizziamo eventi per tutta la comunità, abbiamo acquistato la scuola abbandonata della frazione Surie e accanto, abbiamo realizzato un vigneto sperimentale e didattico. Crediamo in questo territorio e lavoriamo ogni giorno per custodirlo, presidiarlo, sostenerlo. Ma allo stesso tempo viviamo grazie al territorio e alla sua integrità. Io prego le istituzioni di ascoltarci, di fermare un progetto che rischia di mettere in ginocchio l’economia di un’intera comunità, di tante famiglie. Dobbiamo scegliere, adesso. Abbiamo una grande responsabilità verso il futuro di questa zona, verso le generazioni più giovani. Non possiamo permetterci di essere miopi e commettere un errore così grave».

Scopri anche

Il nuovo “Moro” del Carnevale di Mondovì è Mario Bosia

Il nuovo "Moro" del Carnevale di Mondovì è Mario Bosia. Prende il posto di Guido Bessone, che ha indossato la maschera dal 2018 al 2022. Mario, 40 anni, per tre anni è stato uno...

Si torna giocare sul campo da calcetto dell’Altipiano!

È stato bello vedere l’entusiasmo dei ragazzi e degli animatori, sabato 25 novembre, all’inaugurazione del rinnovato campo da calcetto. Dopo la breve cerimonia, si sono fiondati sull’erba del campetto, con l’argento vivo addosso e...

La Provincia donerà la Costituzione ai neo diciottenni

Con una lettera a firma del consigliere provinciale delegato alle Politiche giovanili Pietro Danna, la Provincia ha comunicato, in questa prima fase, a tutti i sindaci dei Comuni con meno di 3.000 abitanti la...

Al “Campionato di battuta al coltello”, doppia vittoria per la Macelleria Targa di Grugliasco

Un grande show spalmato su due giorni, che ha interessato e appassionato una moltitudine di golosi. Nel week-end, in occasione della “Fera dij pocio e dij bigat”, a Trinità è tornato il “Campionato di...

Oggi l’evento da “McDonald’s” Mondovì: per ogni menu, un pasto regalato alla Caritas

Trecento pasti. «È l'obiettivo che ci poniamo per il nostro compleanno: donare un pasto alla Caritas di Mondovì per ogni "menu" che verrà acquistato nel nostro "McDonald's" di Mondovicino il 28 novembre». Lo annuncia...

25 Novembre, i numeri del Centro antiviolenza: 200 chiamate, 37 donne aiutate, numeri in...

Duecento chiamate in un anno (l’anno scorso erano state 140). E quarantacinque donne accolte (l’anno scorso erano una trentina), di cui trentasette con figli. Questi i numeri del Centro di antiviolenza “L’Orecchio di Venere”....