Ieri sera, alla trasmissione "Fuori dal Coro" condotta da Mario Giordano, è stato trattato il tema "caldo" delle pale eoliche: una risorsa per l'energia green o una deturpazione inaccettabile del paesaggio?
«Nessuno era al corrente di questo progetto – dice Marco Piombo del WWF Savona – la gente del posto non sapeva niente». Il progetto prevede la collocazione di 7 pale eoliche alte 200 metri a Cengio, Cairo Montenotte e Saliceto.
Sabato 9 marzo incontro pubblico alla Soms di Cairo per informare i cittadini
Il servizio ha evidenziato le criticità della progetto presentato dall’impresa Windtek relativo alla costruzione di sette pale eoliche, nei Comuni di Cairo, Cengio e Saliceto, dalle dimensioni decisamente sproporzionate rispetto alle alture deputate a riceverle: elevandosi di oltre 200 metri, da una fascia altitudinale variabile fra 650 e 760 metri sul livello del mare, sovrasterebbero addirittura la cima di Mombarcaro, definita dalla cultura popolare “la vetta delle Langhe”. La realizzazione darebbe ai luoghi un impatto difficile da immaginare: consumo di suolo pari a sedici campi da calcio per lo sbancamento collinare, un cantiere di trenta mesi con incremento eccezionale del traffico pesante, creazione di strade, piazzole e opere accessorie su terreni calanchivi con rischio idrogeologico, distruzione di ecosistemi. Almeno un centinaio di proprietari dei terreni coinvolti, da esproprio, eventualmente, nel solo Comune di Cairo. Di più: l’Atlante Eolico Italiano dimostra la carenza di venti adeguati nell’area, dando l’impressione di una speculazione dovuta alla facilità di una normativa semplificata per distribuire fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con l’obiettivo della transizione energetica. Un progetto contro il quale si è alzata una levata di scudi da parte di associazioni ambientaliste, enti e amministrazioni comunali. «Crediamo che sia urgente che i cittadini acquisiscano informazioni complete sull’iniziativa e, specialmente, sul carico senza precedenti che la sua realizzazione avrebbe sulla collettività, non solo di natura ambientale, ma anche come impatto sul benessere, sulla qualità della vita e sull’economia locale»: così si è pronunciato il coordinamento delle associazioni che, insieme a diversi enti istituzionali, con convinzione contrasta l’intervento. L’appuntamento, che chiama a raccolta abitanti dell’area e delle due regioni e chiunque sia interessato all’argomento, è fissato a Cairo in via Fratelli Francia, presso la sala della Società Operaia di Mutuo Soccorso “Abba”, per sabato 9 marzo alle ore 16.