La notizia dell'Alberghiero, riportata questa settimana da L'Unione Monregalese, ha suscitato reazioni. «Chiediamo chiarezza sull’argomento - scrivono i consiglieri del Centrodestra cittadino - e per questo invitiamo il sindaco a convocare in tempi brevissimi un incontro con il il presidente della Provincia. Scuola, famiglie e ragazzi attendono da 4 anni: non deludiamoli ancora».
Il tema è semplice: anche se i lavori sono stati fatti e le aule della palazzina del “Giolitti” risultano essere «potenzialmente utilizzabili dal punto di vista statico», non possono essere accessibili.
La ragione è tecnica: manca un documento, la nuova certificazione anti-incendio. I locali sono vincolati da un documento dei Vigili del fuoco che ne vieta l'utilizzo fino al 2024. E non sarebbe possibile “sbloccarle” in tempi brevi: bisognerebbe istruire una nuova pratica, in variante al precedente parere preventivo, per ottenere una nuova certificazione.
All'indomani dell'articolo de L'Unione, consiglieri comunali di centrodestra Giampiero Caramello (Forza Italia), Luciano D'Agostino (lista civica Mondovì attiva) e Guido Tealdi (Lega) scrivono una lettera: «Dal 29 dicembre 2017, data del crollo, è iniziata una vera e propria “odissea” per l’Istituto Scolastico. Anche per la palazzina a fianco del fabbricato storico della scuola, si è a lungo data per necessaria la sua demolizione per poi invece parlare della possibile riqualificazione, e - notizia di metà giugno ripresa dai giornali locali (anche questa su L'Unione Monregalese, ndr) - della riapertura addirittura a settembre delle aule ivi presenti. A distanza di un mese e mezzo da quella notizia, ecco la doccia fredda: niente da fare, le aule non potranno riaprire. Il motivo, stando a quanto apparso sulla stampa locale, è spiazzante: mancherebbe la nuova certificazione anti-incendio. Un “intoppo burocratico”, come efficacemente definito, che a noi pare segnale di approssimazione e di poca attenzione a risolvere un problema serio da parte di chi ne ha le responsabilità. Burocrazia e aspetti di tipo tecnico sono ormai diventati l’alibi preferito per giustificare l’incapacità a dare soluzioni. Chiediamo chiarezza sull’argomento e per questo invitiamo il sindaco a convocare in tempi brevissimi un incontro con il il presidente della Provincia di Cuneo e con i tecnici. Scuola, famiglie e ragazzi attendono da 4 anni: non deludiamoli ancora».
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(Forza Italia).