Il grande giorno per Carrù si avvicina. Venerdì 17 novembre la seconda carica istituzionale del nostro paese, il presidente del Senato Pietro Grasso, raggiungerà la “Porta d’ la Langa” a partire dalle 10,30. Questa la versione definitiva del programma, dopo le ultime disposizioni da Palazzo Madama. Grasso arriverà prima in Comune per un saluto alle autorità e agli amministratori. Alle ore 11 (e non più alle 10 come precedentemente indicato) si sposterà presso la casa natia di Luigi Einaudi per l’inaugurazione del monumento celebrativo in onore del primo presidente della Repubblica eletto nella storia d’Italia. Un segno tangibile a futura memoria che sarà svelato agli occhi del pubblico per la prima volta proprio venerdì mattina. A seguire, verso le 11.15, ci si sposterà al teatro “Fratelli Vacchetti” per la lectio magistralis tenuta dal prof. Francesco Tomatis su “Luigi Einaudi e l’incantesimo della libertà”. Alla conferenza interverrà comunque in prima persona anche il presidente Grasso. Un gran “colpo” per Carrù che «Per la prima volta diventa protagonista nel ricordo del suo concittadino più celebre», per usare le parole del sindaco Stefania Ieriti. «Siamo orgogliosi, il dottor Grasso non è soltanto il Presidente del Senato, ma è un magistrato di prim’ordine, in prima linea nella lotta alla Mafia – ha aggiunto il sindaco –. In linea di continuità quindi con la figura di Don Ciotti, che avremo l’onore di ospitare venerdì 24 nel ricordo di Falcone e Borsellino. Al Presidente Grasso presenteremo il nostro territorio, con tutte le sue peculiarità e le sue necessità». Un ruolo fondamentale nell’organizzazione del viaggio di Grasso a Carrù è stato ricoperto dall’avvocato Alessio Ghisolfi, che spesso lavora a Roma. Con lui abbiamo scambiato quattro chiacchiere, chiedendogli come sia riuscito ad avere il “via libera” dall’entourage del presidente.
Da dove è nata l'idea di invitare il presidente Grasso? Lo conosce personalmente? Come è avvenuto il primo contatto?
L'idea di avere il sen. Pietro Grasso in Piemonte è nata a seguito della mia conoscenza personale con il Presidente: sin dall’inizio della sua presidenza ha manifestato interesse alle mie iniziative professionali. Il primo incontro avvenne nel suo studio, a Palazzo Madama, in occasione dell'invito per un’udienza privata che papa Francesco mi aveva rivolto in considerazione del mio impegno nella memoria della “Shoah” e del dialogo interreligioso.
Grasso è una figura oggi di grande attualità politica anche in vista del voto in primavera. Dopo il suo addio al Pd, quella di Carrù si attende dunque come una tappa che potrà avere anche attenzione a livello nazionale. Pensa che il presidente si limiterà ad un ruolo istituzionale oppure coglierà l'occasione per annunciare un'eventuale discesa in campo?
Credo che Grasso intenda concludere il suo ruolo istituzionale con sobrietà e sino allo scioglimento delle Camere, che suppongo avverrà all'inizio dell'anno: certamente vi è una forte attenzione mediatica, sono già stato contattato da numerose testate nazionali. Ritengo che l'avere accettato questo invito concluda anche un percorso politico del presidente e confermi un suo preciso orientamento avendo dichiarato di non riconoscersi nel PD. Ma naturalmente non mi occupo di politica, conosco il Senato in quanto consulente giuridico e diplomatico presso la vicepresidenza: a me interessa la memoria storico-giuridica di questo Paese.
La versione integrale è pubblicata sul giornale uscito in edicola mercoledì 15 novembre