Molto lentamente, vengono a galla nuovi dettagli. Piccoli pezzi che contribuiscono a formare un mosaico più preciso sulla vicenda del cinema “Bertola”, al Borgato. Il cine-teatro è stato bloccato dalla Commissione comunale di vigilanza con una delibera del 22 giugno scorso: è fuori norma, inagibile perché non rispetta gli standard di sicurezza. O meglio: non li ha mai rispettati, ma per due anni è stato tenuto aperto per poi essere chiuso durante le ferie estive.
In una lunga lettera, la compagnia teatrale della “Crica del Borgat” svela molte cose: le date in cui la Commissione aveva detto che avrebbe fatto i controlli (poi non effettuati) e il fatto che al momento della riapertura il Comune chiese al parroco una semplice “autocertificazione”.
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«Quando ha riaperto ci hanno chiesto solo l’autocertificazione»
«Quando andammo in Comune con la Parrocchia per avere indicazioni sulle procedure di riapertura del “Bertola” come salone parrocchiale o sala cinematografica, nessuno ha sollevato il problema dell’inagibilità. Unico documento richiesto e prontamente consegnato è stato l’autocertificazione da parte del parroco che nulla era variato». L’amarezza è comprensibile: il cinema chiuse fra il 2013 e il 2014 e solo con molti sforzi si riuscì a farlo riaprire. Ora è difficile immaginare che il miracolo si ripeta.
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«Non potevano dircelo prima?»
Infine, la domanda finale – quella più sensata e a cui nessuno si prende la responsabilità di rispondere: «Perché questa amara sorpresa finale? Se fossimo stati informati precedentemente di tali problemi non avremmo coinvolto la cittadinanza, le Fondazioni bancarie, le compagnie teatrali locali, sensibili al problema, nella raccolta fondi».
Ulteriori particolare sull'Unione Monregalese del 12 luglio 2017