Per il sedicesimo anno consecutivo Torino si prepara ad ospitare il Club to Club, festival di impronta essenzialmente elettronica che “indaga la relazione tra avanguardia musicale e nuovo pop”, a detta del direttore artistico Sergio Ricciardone. Una definizione ambiziosa, ma per nulla fuoriluogo: il C2C è un evento caleidoscopico, eterogeneo e di altissima qualità, tanto da meritare considerazione tra le pagine del New York Times, oltre che sui siti a tema (Resident Advisor lo definisce “il migliore al mondo tra i festival in programma a fine anno”). La programmazione è di quelle che lasciano a bocca aperta, a partire dai nomi di venerdì sera: gli Autechre (nella foto), al primo live in Italia, sono sicuramente tra gli artisti più attesi, con le loro sperimentazioni di incredibile complessità, tra soluzioni compositive avanguardistiche e l’utilizzo di tecniche come la sintesi granulare. La sera di venerdì vedrà esibirsi anche il dj francese Laurent Garnier, Nick Murphy (ai più noto col precedente nome d’arte, Chet Faker) in dj set e gli Swans, leggende dell’alternative rock che in una carriera di quasi 25 anni hanno scandagliato in lungo e in largo il mare di opportunità e innovazioni che la musica contemporanea ha offerto e offre, sfuggendo sostanzialmente a qualsiasi costrizione di genere. Non meno interessante la line-up che salirà sul palco di Lingotto sabato sera: headliners l’eccentrico Daphni (prima Caribou), DJ Shadow, pioniere dell’hip-hop strumentale (il suo album Entroducing… del ’96 è stato il primo album interamente prodotto a partire da samples), Jon Hopkins, compositore britannico che in curriculum vanta collaborazioni con Imogen Heap (per cui suonava la tastiera agli albori della sua carriera), Brian Eno, Four Tet e The xx, e per finire Junun, progetto intorno al quale aleggia molta curiosità: si tratta infatti potenzialmente dell’ennesima perla di Jonny Greenwood (Radiohead), folle e geniale compositore di Oxford che questa volta ha deciso di guardare a Oriente per sfornare un album difficilmente definibile, forse lontano dai canoni strettamente occidentali, ma totalmente immerso nella “sostanza musica”.
C2C, tra avanguardia e nuovo “pop”
Al via, giovedì 3 novembre a Torino, la XVI edizione della kermesse elettronica