“Un treno dal Tanaro al Don”: il grazie da “D’Acqua e di Ferro”

Il gruppo di coordinamento del progetto "D'acqua e di Ferro" ringrazia tutti coloro che hanno collaborato e tutti gli enti che hanno supportato l'importante iniziativa

Dal Tanaro al Don

Sabato 18 gennaio ha avuto luogo l'importante evento commemorativo, a ricordo delle tradotte partite dalle stazioni dell'Alta Val Tanaro dal Luglio al Dicembre 1942, con destinazione il fronte di guerra russo: il convoglio storico sulla tratta Ceva - Ormea e ritorno, è stato il mezzo ed il luogo per poter onorare oltre un migliaio di giovani alpini della nostra valle e del cebano condotti verso una esperienza brutale e tragica, ma anche per ricordare le loro famiglie, il dramma di quel "fronte" quotidiano che ha provocato centinaia di orfani, di vedove e di madri e padri privati dei loro giovani figli.

A conclusione dell'intensa giornata, che ha condotto sulla storica linea ferroviaria oltre 250 persone, oltre alle centinaia di persone in attesa alle stazioni e lungo la tratta, e che ha concorso ad anticipare l'importante celebrazione della domenica del Settantasettesimo anniversario della sanguinosa battaglia di Nowo Postojalowka, organizzato dalla Sezione ANA di Ceva, il gruppo di coordinamento del progetto "D'acqua e di Ferro" ritiene doveroso estendere un accorato ringraziamento a quanti hanno aderito alla manifestazione, rendendola viva e partecipata, ma soprattutto a quanti hanno collaborato a vario titolo per l'organizzazione e per la concretizzazione del viaggio e degli eventi. Innanzitutto va ricordato l'Ente promotore della manifestazione, ossia l'Unione Montana Alta Val Tanaro, nella persona del suo Presidente Giorgio Ferraris; è l'istituzione in capo alla quale, non solo è stato ideato il progetto "D'acqua e di Ferro" (catalizzatore, ricordiamolo, di finanziamenti da parte di tutte le tre principali fondazioni bancarie piemontesi, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRC e Fondazione CRT), ma che da un biennio a questa parte supporta operativamente le attività da esso scaturite, volte alla valorizzazione ed alla promozione dell'intera Alta Valle del Tanaro, tra le quali il treno del 18 Gennaio ha rappresentato una di quelle azioni in cui storia, cultura, formazione scolastica e promozione turistica si fondono assieme ed hanno vita attraverso il mezzo della ferrovia turistica.

Va poi evidenziato il ruolo fondamentale della Sezione ANA di Ceva, che attraverso il suo presidente Franco Pistone, i membri del direttivo ed i tanti iscritti, non solo, ha per prima sollecitato, agli scriventi l'ideazione di un "treno della memoria", ma ha saputo collaborare e supportare le fasi di organizzazione e la realizzazione dei vari eventi correlati. Altro doveroso ringraziamento va all'Amministrazione del Comune di Ceva, peraltro già partner nella estensione a valle del progetto "D'acqua e di Ferro": importante è stato l'impegno logistico ed il supporto per l'allestimento di un percorso cittadino di circa due ore, attraverso i luoghi del  ricordo, molto apprezzato da tutti i viaggiatori partecipanti.

Parlando del Comune di Ceva, dobbiamo riservare una particolare riconoscenza a Giorgio Gonella, che nelle vesti sia di dipendente comunale che di esperto di storia locale, nonché grande appassionato di storia degli Alpini, è stata la vera anima dell'intera manifestazione. Regista e sceneggiatore nei minimi dettagli dell'intero viaggio commemorativo, scrittore dei contenuti e formatore dei numerosi studenti intervenuti ad animare gli eventi, realizzatore dei "luoghi della memoria" lungo il percorso di visita cebano, in particolare la bellissima mostra presso la Biblioteca civica: sono solo i principali motivi per cui il gruppo di coordinamento "D'acqua e di Ferro" gli è profondamente grato. È stato appena detto dell'importante risvolto didattico e formativo degli eventi organizzati, e, riteniamo sia davvero l'aspetto più significativo della giornata, quello che indubbiamente genera il maggior appagamento: essere riusciti a coinvolgere così tanti studenti, oltre 40, in una giornata per loro festiva, aver suscitato in loro interesse e volontà di partecipare, conoscere, approfondire una tematica storica tanto importante quanto dolorosa e tragica, ma soprattutto vederli per tante ore intenti a leggere, raccontare, animare il viaggio, intrattenere gli ospiti con competenza e sensibilità, ha rappresentato un premio al nostro lavoro, un impagabile successo. Per questo ringraziamo i dirigenti scolastici, gli insegnati che hanno coordinato le attività di preparazione e quelli che hanno accompagnato i ragazzi durante tutta la giornata commemorativa, dell'Istituto di Istruzione Superiore Baruffi, sede di Ceva, della Scuola Forestale del medesimo istituto, sede di Ormea, del Centro di Formazione Professionale (corsi Benessere e Meccanica) con sede a Ceva; ma il ringraziamento più grande va sicuramente agli studenti coinvolti, il loro entusiasmo ha commosso noi ed ha emozionato la platea di partecipanti. Doveroso è poi il ringraziamento verso i tanti portatori di interesse che hanno concorso a promuovere e divulgare in ogni occasione il nostro progetto ed in particolare "Un treno dal Tanaro al Don: memoria, identità e appartenenza” del 18 gennaio 2020: ci riferiamo particolarmente ai tanti giornalisti locali che hanno riservato grande spazio all'evento, sia nei giorni precedenti, sia che hanno presenziato al viaggio ed alle manifestazioni correlate. Tra tutti e non ce ne vorranno, un ruolo centrale ha avuto l'amica e giornalista Paola Scola de "La Stampa", la quale ha fornito un valido e qualificato contributo, attraverso suggerimenti, osservazioni, concessione di propri scritti nel programma di letture, oltre, naturalmente al massimo risalto di promozione sulle pagine locali e nazionali.

Ripercorrendo ora con il pensiero, quello che è stato il tragitto del treno storico, da Ormea fino a Ceva, tantissimi sono davvero coloro che hanno collaborato con entusiasmo, a cui è dovuto un immenso ringraziamento: tutte le Amministrazioni comunali interessate dal percorso, che hanno presenziato con i loro rappresentanti, la Pro Loco ed il Gruppo Alpini di Ormea per l'importante supporto logistico ed operativo, l'Associazione Ulmeta di Ormea per il grande contributo culturale e di animazione nella tappa ormeasca; il Gruppo Alpini e l'Associazione Commercianti di Garessio per l'ottima accoglienza alla stazione, gli studenti e gli insegnanti dell'Istituto Comprensivo di Garessio che hanno emozionato tutti con la loro performance musicale. Ed ancora nella tappa di Garessio abbiamo potuto contare sulla collaborazione dell'Associazione Culturale Ardena, coordinata dalla Prof. Romana Canavese, che si sono fatte carico di letture e testimonianze di grande impatto emotivo; ringraziamo anche per la partecipazione la sig.ra Maria Grazia Tornatore. Proseguendo verso valle, alla fermata di Bagnasco, siamo stati accolti dal Gruppo Alpini locale ed abbiamo beneficiato della narrazione ad opera del Maestro Romano Nicolino. Tra le attività di animazione in seno alla manifestazione, va evidenziata la presenza qualificata di un gruppo storico in abiti coevi all'epoca commemorata, la cui regia è stata curata da Noemi Balbo.

Abbiamo già elencato per Ceva le importanti collaborazioni con l'Amministrazione Comunale e la Sezione ANA che hanno fruttato un efficace sinergia; un doveroso ringraziamento va alla Pro Loco di Ceva per l'organizzazione del ristoro caldo offerto a tutti i partecipanti, al termine delle visite guidate in città.

Così come è stata una lunga giornata pregna di significati e arricchita dalle tante attività fin qui sintetizzate, allo stesso modo erano doverosi tanti ringraziamenti; concludiamo pertanto gli attestati di riconoscenza verso Gabriele Gallo, operoso e poliedrico addetto stampa in seno al progetto "D'acqua e di Ferro" nonché direttore tecnico dei treni turistici, Irene Sandri della V.I.C. Tour Operator, instancabile e qualificata specialista del settore. Infine un sentito ringraziamento alla Fondazione CRC, che ha dimostrato sensibilità e generosità nei confronti di questo treno storico tematico ed al Consigliere Davide Merlino che ha voluto presenziare all'arrivo del convoglio alla stazione di Ceva. I coordinatori del progetto esprimono ancora riconoscenza all'omonima Associazione, al suo Presidente Giampietro Rubino ed a tutti i soci fondatori, che hanno supportato la manifestazione attraverso azioni di ricerca di finanziamenti.

I coordinatori del progetto "D'Acqua e di Ferro"
Arch. Maria Stella Caterina ODELLO,
arch. Claudia DANTE,
geom. Gianluca SALVATICO.

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