Trovati i resti di due corpi nella torre di Camerana Villa

L’importante reperto archeologico scoperto durante la ristrutturazione del simbolo del paese. Al lavoro gli archeologi: si pensa a due antiche sepolture

Trovati i resti di due corpi nella torre di Camerana Villa
Trovati i resti di due corpi nella torre di Camerana Villa

Trovati i resti di due corpi nella torre di Camerana. La torre medievale che si erge imponente sopra l’abitato di Camerana Villa ha svelato uno dei tanti misteri che la avvolgono, così come tutti gli edifici di quell’epoca storica così oscura e, perciò, così intrigante. Si tratta del ritrovamento, durante i lavori di ristrutturazione recentemente effettuati con finanziamento del Gal Langhe e Roero e della Fondazione CRC ed eseguiti con l’assistenza di uno studio di archeologia, di lastre di pietra che hanno incuriosito gli esperti.

Trovati i resti di due corpi nella torre di Camerana Villa

La curiosità è stata premiata dal rinvenimento di resti di ossa umane che hanno subito fatto pensare a due sepolture. «Ora gli archeologi faranno ulteriori approfondimenti per stabilire a quale epoca appartengano – spiega il sindaco Massimiliano Romano –. Forse si tratta di una cappella interna al castello dove sono sati seppelliti i castellani dell’epoca. Con il benestare della Sovrintendenza alle Belle Arti si valuterà come custodire il sito. Questo ritrovamento, accompagnato da uno studio archeologico ci permetterà di aggiungere un ulteriore tassello di storia locale. L’intenzione è di reperire fondi per continuare in questa opera di ricerca, anche all’interno dell’edificio, in particolare con lo svuotamento del pozzo interno per far sì che la torre diventi sempre più un’attrattiva dal punto di vista turistico e storico. É anche venuto alla luce un cunicolo a cui al momento gli esperti non sanno ancora dare una spiegazione».
Camerana viene citata per la prima volta in un documento di assegnazione al Vescovado di Savona nel 967. Per quanto riguarda la torre, se ne fa menzione in un documento del 1142 che tratta la divisione dei beni marchesali a favore dei figli di Bonifacio del Vasto. L’imponente edificio, sorto come casa forte sulle colline di Langa per controllare i traffici fra Valle Bormida ed il Cebano, edificio di cui rimane solo più la torre, è passato attraverso gli anni a diversi proprietari. I Del Carretto, i Saluzzo e gli Incisa di Camerana, fino a divenire proprietà del Comune. Due sono le motivazioni addotte per il crollo del maniero, ad esclusione della torre: un terremoto del 1889, di cui a dire il vero non ho trovato traccia, e l’incedere del tempo, delle intemperie. Probabilmente, posto che la demolizione definitiva fu fatta dagli stessi abitanti per la pericolosità dei ruderi, il progressivo crollo del maniero è dovuto all’instabilità del terreno su cui incideva, instabilità che ha anche causato negli anni ’70 dello scorso secolo il crollo dell’edificio comunale, posto proprio sotto il castello. L’edificio comunale in menzione era stato in precedenza la casa della famiglia Prandi fino a che un suo illustre componente, il patriota Fortunato, fece edificare Palazzo Rosso, già in territorio di Sale Langhe.

 


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