Settimana santa, le indicazioni del vescovo. Dalla Domenica delle Palme alla Veglia pasquale, in tempi di pandemia.

Dopo il deprecabile gesto a Cosseria, l'invito ai credenti a una preghiera nella via Crucis. Le modalità per i funerali in questi giorni eccezionali. Sospese le veglie funebri. Le esequie senza Messa.

CROCIFISSO DETURPATO A COSSERIA -  “Espressione di degrado umano, spirituale e culturale. Dai credenti una preghiera particolare nella Via Crucis”
La notizia del deprecabile gesto compiuto da persona o persone ignote, a Cosseria, nei confronti di un Crocifisso ligneo, non solo offende la sensibilità dei credenti, ma è anche espressione di un degrado umano, spirituale e culturale cui vorremmo che nessuno giungesse mai. Mentre esprimo rammarico per quanto accaduto, chiedo ai fedeli che parteciperanno in questo Venerdì di Quaresima alla Via Crucis, di farsi interpreti di una particolare preghiera di riparazione, che ottenga dalla misericordia del Signore conforto per tutti i credenti chiamati a vivere in tempi di sacrilega superficialità, e insieme pietà per tanta ignoranza e miseria umana. "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno".
+ Egidio, vescovo

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Cari sacerdoti, benchè l'emergenza sanitaria non sia ancora esaurita, tuttavia quest'anno ci è data la possibilità e la grazia di celebrare la Pasqua con la presenza dei fedeli. Sarà comunque necessario limitare alcuni gesti rituali senza nulla togliere all’intensità della fede e della devozione con la quale desideriamo accostarci alle feste pasquali.

Visti gli Orientamenti emanati dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana il 23 febbraio 2021, vengono qui offerte alcune indicazioni utili a quanti dovranno predisporre il necessario per una dignitosa celebrazione della Settimana Santa: presbiteri, diaconi, gruppi liturgici, cantorie, ministranti, e collaboratori in genere. Ovviamente si richiede il rispetto rigoroso di tutte le norme igienico-sanitarie già in vigore, ovvero: l'uso della mascherina per tutto il tempo delle celebrazioni – compresi sacerdoti, lettori e ministranti –, rispetto del distanziamento e l'attenzione ad evitare assembramenti.

DOMENICA DELLE PALME

Per la “Commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme”, essendo vietata ogni forma di processione esterna, si usi la seconda forma prevista dal Messale Romano (Ingresso solenne), con questa modalità:

  1. dove la capienza della Chiesa lo permette e vi siano i ministranti: i fedeli entrano in chiesa e prendono posto come di consueto, già tenendo in mano i rami di ulivo o di palma. Mentre viene eseguito il canto, il celebrante con i ministranti si recano in fondo alla chiesa. I fedeli sono invitati a volgersi verso il fondo della chiesa. Il celebrante procede alla benedizione dei rami e alla proclamazione del Vangelo come indicato nel Messale; quindi, mentre prosegue il canto, si reca processionalmente all’altare ove si continua la celebrazione come indicato nel Messale.
  2. dove la chiesa sia piccola o manchino i collaboratori: il celebrante, fatto l'ingresso, si porrà in luogo adatto davanti ai fedeli e usando la seconda forma prevista dal Messale benedirà gli ulivi, eventualmente contenuti in appositi cesti.

Quanto agli ulivi: fondamentale è evitare ogni forma di contaminazione. Pertanto o i fedeli già entreranno ognuno con il proprio ramo d'ulivo, oppure si potrebbe procedere in questo modo: gli ulivi verranno predisposti in cesti, distanti dai fedeli, e benedetti; al termine della celebrazione, all'esterno delle porte della chiesa, uno o due incaricati (dopo aver igienizzate le mani) porgeranno a chi esce l'ulivo, evitando assembramenti.

MESSA CRISMALE

Viene confermata al Giovedì Santo in Cattedrale, con inizio alle ore 9,30. La capienza della Cattedrale permette, oltre ai presbiteri e diaconi, anche la partecipazione di altri fedeli, fino all'esaurimento dei posti. Sarebbe quindi indubbiamente significativa una rappresentanza delle religiose e dei laici. Si lascia ai presbiteri di suggerire ad alcuni di questi la partecipazione a questo importante momento liturgico.

MESSA "IN COENA DOMINI"

Viene omessa la lavanda dei piedi. La processione al termine della celebrazione per la riposizione del Santissimo Sacramento viene svolta dal solo sacerdote con i ministranti.

VENERDÌ SANTO

Nella “Celebrazione della Passione del Signore” si sostituisce il testo della decima intenzione della Preghiera universale con quello allegato alla presente. L’ostensione della Santa Croce avviene come previsto dal Messale. Solo il presidente della celebrazione esprime l’atto di adorazione con la genuflessione davanti alla Santa Croce, mentre tutti gli altri restano in ginocchio per qualche istante al proprio posto. Ogni altra celebrazione pubblica di pietà popolare, compresa la “Via Crucis”, può essere proposta in maniera stanziale, come già durante il tempo di Quaresima.

VEGLIA PASQUALE

Viene celebrata in tutte le sue parti come previsto dal Messale, con le seguenti attenzioni: venga fissato un orario compatibile con l’eventuale "coprifuoco"; l’accensione del fuoco avviene davanti alla chiesa di modo che i fedeli possano assistervi dall’interno stando al proprio posto, evitando assembramenti, mentre solo il sacerdote e i alcuni ministranti escono.

ALTRE INDICAZIONI

Le Veglie funebri - Considerato il permanere della "zona rossa", segno di un contagio ancora in diffusione, si ritiene di adottare qualche ulteriore misura precauzionale. A partire da Lunedì 22 marzo e almeno fino a domenica 11 aprile (a prescindere da eventuali e migliori sviluppi) si chiede di sospendere le cosiddette Veglie funebri, per evitare assembramenti.

La celebrazione dei funerali - Considerati gli appuntamenti già predisposti nelle parrocchie per preparare la Pasqua e l'imprevedibilità dei funerali, per tutta la Settimana Santa, per quanto riguarda le esequie, si suggerisce la forma breve, senza la Messa, ovvero la forma già prevista e obbligatoria per il Venerdì santo e il Sabato santo. Naturalmente si provveda a informare le agenzie di pompe funebri, così che avvertano preventivamente le famiglie.

Si ricorda, infine, che per tutte le altre celebrazioni liturgiche, espressioni di pietà popolare e attività pastorali restano in vigore le indicazioni precedentemente offerte. Tutti i sacerdoti, in questi giorni, si sentano interpellati e impegnati ad aiutare in parrocchia, soprattutto perchè non manchi ai fedeli la possibilità delle confessioni.

Ogni giorno chiedo alla Vergine Maria, Regina del Monte Regale, di intercedere perché il Signore stenda la Sua mano misericordiosa, ci liberi dal contagio e ridoni speranza e salute a tutti. Chiedo anche a voi di non stancarvi nel farvi intercessori con me, per il nostro popolo.

+ Egidio Miragoli, vescovo

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