CARRÙ
Un gruppo di persone a presidio del territorio. Parte da Carrù il progetto di “Rerum”, il movimento creato da Ubaldo Montagni, con sede operativa a Carrù, che vuole organizzare un corpo di volontari a sostegno della sicurezza e dei pattugliamenti delle Forze dell’ordine: «Si tratta di un gruppo di persone che hanno a cuore il proprio paese e che, volontariamente, dedicano parte del loro tempo per presidiare le strade e, nel caso, dare una mano a chi ne ha bisogno o segnalare presenze o casi sospetti. Il nostro modello è quello degli “Angels” operativi a Milano: non siamo “squadroni armati”, come qualcuno ci vorrebbe definire, ma persone normali che vogliono dare una mano per rendere il nostro territorio più sicuro. Non siamo né di destra, né di centro, né di sinistra: la politica non c’entra, qui si tratta di persone con buon senso che vogliono fare qualcosa di utile per il loro paese» Quali saranno i vostri compiti? «Presidio del territorio. Ciò significa che la squadra si occuperà di controllare strade e piazze, aiutare le persone in difficoltà, segnalare situazioni critiche o pericolose. Per fare qualche esempio, potremo aiutare gli anziani con la spesa, accompagnare a casa una ragazza sola, soccorrere animali feriti, ma anche riferire alle Forze dell’ordine persone e situazioni sospette, in questo caso senza intervenire».
CEVA
Fra i primi a farne parte c'è anche un cebano, Sergio Balbo, artigiano edile di 59 anni che sta organizzando un gruppo identico, con le stesse finalità anche a Ceva. «Riprendiamo il concetto che ha portato alla nascita dei “city angels” a Torino, all’inizio dell’anno – spiega Sergio Baldo – mettendoci a disposizione della comunità. Al momento abbiamo iniziato a cercare volontari e a breve chiederò un incontro col sindaco e coi responsabili delle Forze dell’ordine, per spiegare cosa vorremmo attuare. Intanto stiamo cercando anche un locale idoneo dove avere un recapito e gli uffici. È chiaro che desideriamo collaborare gratuitamente sia per pattugliare il territorio, sia per ogni necessità. Tutto si svolgerà alla luce del sole: i volontari, che prevedono la presenza anche delle donne, non saranno armati ma dotati solo di radio e cellulare, con cui segnalare problemi e attività sospette, senza però alcun intervento diretto, che spetterà alla Forze dell’ordine, nel caso subito avvisate».