Nasce grazie alla solidarietà il nuovo ambulatorio medico gratuito, presso la sede della Croce rossa di Mondovì. Un sogno che si concretizza grazie… al Carlevè, alla “Famija Monregaleisa” e alla manifestazione “Un sorriso per Giorgia”. Con le offerte raccolte nello spettacolo dei “Trelilu”, in memoria della piccola Giorgia Cavarero, il progetto “In vena di solidarietà” è andato a buon fine: i genitori della bimba, Stefania e Silvio, hanno destinato parte del ricavato per contribuire ad allestire l’ambulatorio. Si trova nella sede della Croce rossa di Mondovi in via Croce rossa n. 4 ed è aperto tutti i giovedì dalle ore 15 alle ore 17.
Per questo impegno, il presidente del Comitato locale Cri di Mondovì, avvocato Paolo Adriano, ha espresso il grazie più sentito a chi ha voluto sostenere l’iniziativa. Spiega il dottor Edoardo Belgrano, che segue l’ambulatorio: «La crisi economica ha creato condizioni di povertà che non hanno precedenti, in tante famiglie sia italiane che straniere. Sono in molti ormai quelli che non sono in grado di pagare farmaci non a carico del Servizio sanitario nazionale. Le persone meno abbienti, inoltre non riescono a pagare il ticket per una visita specialistica. Per cercare di venire incontro alle esigenze di coloro che soffrono due volte, perché sono malate e perché non hanno i soldi per curarsi, la Caritas diocesana e la Croce rossa di Mondovì si sono unite per dar vita alla realizzazione di un ambulatorio medico. La CRI ha messo a disposizione i locali, le attrezzature e il personale infermieristico, mentre alcuni medici volontari hanno dato la loro disponibilità per le visite mediche; la Caritas si è fatta carico della spesa farmaceutica». I pazienti visitati possono poi presentare la ricetta presso due farmacie della città che hanno stipulato una convenzione con la Caritas, e ricevono gratuitamente il farmaco necessario. Per aiutare queste persone inoltre un gruppo di medici specialisti ha dato la disponibilità per visitare, su appuntamento e gratuitamente, le persone che presentano importanti patologie specialistiche.
Nella foto, Stefania e Silvio Cavarero col presidente della “Famija Monregaleisa”, Enrico Natta