Mancano pochi giorni e, dal prossimo 1° giugno, la Scuola dell’infanzia di Ceva sarà chiusa sino a dopo le vacanze di Natale per i lavori di messa in sicurezza, ristrutturazione e manutenzione straordinaria. Con una serie di cambiamenti che coinvolgeranno molte famiglie cebane: quelle di circa 300 allievi, sia i piccoli della Scuola dell’infanzia, che quelli delle Elementari. Ma non solo, grazie al dialogo e alla collaborazione che ha visto protagonisti genitori, Comune e Scuole, si è trovata una soluzione che permetterà la ripresa delle lezioni, a settembre, per tutti i bimbi, accogliendo anche quelli del 2013, che inizialmente, avrebbero dovuto iniziare la Materna (per mancanza di spazio) solo a gennaio 2017.
«Nell’ultima riunione della settimana scorsa l’accordo fra le parti è stato suggellato – ha spiegato il sindaco di Ceva, Alfredo Vizio – e con grande soddisfazione è stata trovata una soluzione che permetterà lo svolgimento delle lezioni, senza che nessuno venga escluso, con identico orario, senza alcun cambiamento didattico». Con giugno, inizieranno i lavori principali alla Scuola per l’infanzia, con interventi sulla stabilità e sull’impianto di riscaldamento, oltre che sull’isolamento per impedire dispersione di calore. Però saranno coinvolte anche le Scuole elementari e medie, per lo spostamento, a cascata, dei piccoli allievi. Infatti i 160 bambini della Materna, andranno al piamo terra delle Elementari, dopo che è stata scartata la primitiva sistemazione delle Medie, in quanto non erano sufficienti le aule a piano terra. Di conseguenza, cinque classi delle Elementari (altri 140 bambini), da settembre, per oltre tre mesi traslocheranno alla Media, dove occuperanno anche due aule al primo piano. Tutto questo permetterà l’accoglienza anche dei bimbi nati nel 2013, che invece avrebbero iniziato solo a gennaio, quando, a lavori conclusi, sarebbero entrati nella sede ora sottoposta a lavori.
Mara Garelli, assessore al Comune di Ceva: «Le trattative sono durate a lungo, poi si è trovata una soluzione che è stata condivisa. Personalmente e come rappresentante del Comune, non posso che essere soddisfatta».