All'indomani delle notizie e delle dichiarazioni riportate da L'Unione Monregalese, arriva la nettissima posizione del Consiglio di Istituto dell'Alberghiero, per bocca del presidente Carlo Rinaldi: «Leggo che l’Amministrazione Comunale di Mondovì è tornata a parlare, pubblicamente, delle vicende che riguardano l’Istituto Alberghiero. Istituto che a quattro mesi dalla frana rimane privo della propria sede e non conosce con quali progetti si intenda risolvere la situazione. Mi permetto di intervenire sull’argomento in qualità di genitore informato della situazione, considerato che rivesto anche il ruolo di presidente del Consiglio di Istituto. Mi riferisco alle dichiarazioni a mezzo stampa dell’assessore Robaldo che, a parole, richiama un impegno da parte del Comune per dare soluzione ai problemi della scuola, ma che, ad oggi, nonostante i solleciti e la piena disponibilità dell’Istituto, non è dato sapere con quali progetti, in che tempi e in che modi. Gli studenti, i docenti e i monregalesi aspettano soluzioni per dare un futuro all’Istituto Alberghiero».
«Veniamo al punto. Voglio subito sgomberare il campo da equivoci: nessuno è andato a cercare soluzioni alternative, fuori da Mondovì, si è semplicemente raccolto l’interesse manifestato da altri Comuni che intendono collaborare con l’Istituto Alberghiero.
A conferma non vorrei si dimenticasse che all’indomani della frana, sono state la Scuola, e la Dirigente in primis, a rimboccarsi le maniche: hanno individuato esclusivamente su Mondovì (senza contare la scontata messa a disposizione dei locali delle ex scuole elementari di Piazza) le ben 5 sedi alternative attuali dove svolgere le attività pratiche, sebbene le proposte di ricollocazione arriva-te dalla Provincia di Cuneo guardassero tutte a locali siti presso altri Comuni quali San Michele, Vicoforte, Margarita. In quei giorni non si è sentita nessuna idea contraria alle ipotesi proposte dalla Provincia. Al presente se, come asserisce l’Assessore, il Comune sta facendo così tanto, perché non informarne anche l’Istituto? Immediatamente dopo l’evento della frana, ho personalmente parlato con il sindaco, l’Assessore Robaldo e il Presidente della Provincia. Sono anche seguite lettere scritte da parte della Scuola, ma ad oggi nessuna risposta è stata data. Come dovrei, dovremo, interpretare questo silenzio, interrotto solo oggi dalle dichiarazioni, pubblicate da L’Unione Monregalese, che nulla aggiungono alla concreta soluzione. L’Assessore conosce di certo il grande disagio che insegnanti, personale e allievi provano quotidianamente nel dover lavorare e studiare in una pluralità di sedi, sparpagliate qua e là. E’ impensabile continuare in questo modo. Il rischio non è il trasferimento dell’Alberghiero presso altri comuni, ma la sua stessa sopravvivenza. Solo oggi l’Assessore, finalmente, a ben quattro mesi dalla frana, si dice disponibile ad avviare un tavolo di confronto con la Scuola utile per dare risposte e risolvere i problemi. Il Consiglio d’Istituto è, come sempre, disponibile, già da domani. Spero non si tratti del solito annuncio che rimane lettera morta, perché erano state assicurate risposte entro fine febbraio scorso, ... A tutti consiglio il motto “fare e non parlare”».