Parte ufficialmente a Mondovì il progetto "R-accordo": iniziativa del Comune, già deliberata dalla Giunta, per impiegare rifugiati e richiedenti asilo in lavori socialmente utili in città.
«Oggi l’immigrazione rappresenta uno degli effetti del più generale processo di globalizzazione economica, che va governato come indicano le direttive europee per promuovere comunità sostenibili, fondate sulla coesione sociale - si legge nel documento del progetto -. Il fenomeno migratorio, che rappresenta di per sé un'opportunità di arricchimento, è troppo spesso accompagnato da campagne mediatiche che promuovono la paura ed il sospetto per tutte le diversità, diffondendo messaggi che stigmatizzano intere popolazioni sulla base di comportamenti individuali. Ne consegue una significativa distanza fra chi giunge nel nostro Paese da contesti extracomunitari e la popolazione autoctona».
E ancora: «Nell’ottica di congiungere esperienze diverse e superare le barriere dei pregiudizi, con la finalità di creare un “R-accordo” tra i diversi attori coinvolti, si è iniziato a costruire percorsi sociali e culturali nei quali inserire i richiedenti asilo e rifugiati, al fine di ridurre il conflitto sociale attuale e potenzialmente futuro. Ciò è possibile anche attraverso il coinvolgimento degli stessi in attività di volontariato a favore della collettività, che si inseriscano in contesti di carattere civile, sociale, educativo, ambientale, sportivo e culturale e che non richiedano particolari forme di specializzazione, nel rispetto delle capacità, attitudini, professionalità ed intenzioni dei richiedenti asilo e rifugiati stessi. Da qui nasce il progetto “Mondovì in R-accordo – insieme per”».
Il progetto prevede il coinvolgimento del CSSM. I profughi, come volontari, potranno essere impiegati per piccola manutenzione di aree verdi e aree giochi, tinteggiatura di ringhiere o steccati pubblici, raccolta rifiuti e pulizia, svuotamento cestini.