di RAFFAELE SASSO
Era l'uomo della porta accanto. Quell'uomo che, con un pesante passato alle spalle, era giunto a San Michele M.vì dopo che nel 2012 era uscito dal carcere, dove aveva scontato la pena di 30 anni per un duplice omicidio, commesso a Bolzano. Quell'uomo si chiama Flavio Bisaglia, di 75 anni. Quell'uomo aveva ucciso la moglie e la di lei figlia, nata da una presente unione.
A San Michele era arrivato due anni fa e si era ricostruito la vita. Ma forse in lui qualcosa è ancora scattato. E ha preso di mira una donna, di parecchi anni più giovane. Ha iniziato a seguirla, a comparire a tutte le ore davanti a lei, a tormentarla, pedinarla, ad aspettarla sotto casa. Lei si impaurisce, si rivolge al sindaco, poi ai Carabinieri. Flavio Bisaglia viene convocato in municipio: ma spiega che non ha interessi per la giovane sanmichelese. Poi però continua a tormentarla. Lei finisce anche all'Ospedale, per l'ansia e la paura. Così qualcosa si muove e l'uomo riceve un primo ammonimento dalla Questura. Ma non smette. E scatta il provvedimento restrittivo, chiesto dal pm e disposto dal Gip del Tribunale, stante soprattutto i precedenti dell'uomo.
A San Michele Flavio Bisaglia abitava in una casa popolare, con la sua pensione. E ora sono in tanti a chiedere che venga allontanato dal paese. Oggi è in carcere, accusato di stalking.
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