Durissima replica del sindaco di Mondovì sulla vicenda del nuovo supermarket in via Langhe. A una settimana dalle accuse lanciate dai due consiglieri di minoranza, Giampiero Caramello e Guido Tealdi (LEGGI QUI - i consiglieri Barello e D'Agostino non avevano firmato l'interrogazione), Paolo Adriano replica con una lettera senza mezzi termini: «Gli aspetti evidenziati dai consiglieri non sono corretti - va giù durissimo il primo cittadino –, così come non è corretto instillare il dubbio che il Comune potesse disporre di strumenti normativi dissuasivi alla costruzione di un nuovo supermercato, quando così non è».
Nell'interrogazione, Caramello e Tealdi sostenevano: «Quel nuovo supermercato è uno scempio. Nuovo cemento per costruire un capannone per ospitare un ulteriore supermercato a danno anche del commercio di vicinato: proprio non se ne sentiva la necessità!». Ma non solo: secondo loro, l'approvazione della sua edificazione era evitabile. «Bastava far rispettare i limiti del Piano regolatore, e quasi sicuramente oggi non assisteremmo alla nuova costruzione».
Adriano: «Per l’area urbanistica in questione, il Piano Regolatore prevede un mix funzionale del 60% massimo per destinazioni d’uso terziarie e commerciali e del 40% per destinazioni d’uso residenziali. I consiglieri di minoranza sostengono erroneamente che il supermercato avrebbe potuto essere disincentivato imponendo la realizzazione di altre attività terziarie in luogo del commerciale, ma tale supposizione sottende, evidentemente, un fraintendimento della normativa e del contenuto della scheda di Piano. Terziario e commerciale non sono, infatti, due distinte destinazioni d’uso: il terziario è una classe di attività di cui il commercio costituisce una delle sottoclassi. Oggi, dunque, il Comune è privo di strumenti normativi per poter limitare al di sotto del 60% l’utilizzo a fini commerciali della quota destinata dal Piano Regolatore ad usi “terziari e commerciali”».
Il sindaco continua, rivolgendosi direttamente ai due firmatari: « Stupisce che un consigliere geometra di professione abbia potuto travisare una materia che dovrebbe, invece, padroneggiare. Stupisce altresì la presa di posizione di un altro consigliere che, nel mese di maggio 2017, ebbe a deliberare, nel ruolo di assessore, la condivisione e l’approvazione da parte della Giunta della Proposta Tecnica del Progetto Preliminare della Variante generale di revisione del Piano Regolatore, che confermava, in quell’area, la possibilità di insediamento del supermercato. Venendo al tema della viabilità, la normativa in vigore prevede che la valutazione di impatto sulla viabilità debba essere effettuata per superfici di vendita superiori ai 1.800 metri quadrati, caso in cui non rientra l’area in questione (superficie di vendita pari a 1.002 metri quadrati). Ciononostante, le interferenze con il traffico e le modalità di accesso e recesso dalla viabilità pubblica nell’ambito oggetto di costruzione sono state valutate e approvate dagli Uffici Preposti in sede di Conferenza dei Servizi Interna. Spiace, dunque, assistere ad un brutto modo di fare opposizione, che, sulla base di affermazioni non veritiere, crea confusione nella popolazione, all’esclusivo fine di gettare discredito sull’Amministrazione e, soprattutto, sugli Uffici».
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