Si è conclusa senza esito la terza giornata di ricerche della donna scomparsa a San Giacomo di Roburent, Sandra D'Anniballe di 71 anni. Una decina di tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese ha nuovamente battuto il territorio limitrofo sotto il coordinamento degli operatori specializzati in ricerca che hanno individuato alcune aree prioritarie su cui concentrare il lavoro. Con l'utilizzo dei GPS è stato tracciato il movimento di ciascuna squadra in modo da delineare sulle mappe digitali un reticolato di territorio perlustrato. Sono inoltre state impiegate una Unità cinofila molecolare e un'unità cinofila da ricerca in superficie.
Da stamattina è entrata in azione anche la squadra Ana della Protezione civile alpini di Mondovì, che si va ad affiancare all'impiego massiccio di ricercatori: Vigili del fuoco, Guardia di finanza e Soccorso alpino piemontese, Carabinieri con i volontari della Protezione civile locale di Roburent.
Cosa si sa fino ad ora
Attivati i droni, l'elicottero e le squadre cinofile. Ma tutto è reso più difficile dai due temporali che si sono susseguiti nel pomeriggio e hanno fatto perdere le tracce ai cani. Quello che si sa fino ad ora è che la donna, affetta da sindrome di Alzheimer , è stata vista l'ultima volta sabato pomeriggio alle ore 13 allontanarsi dalla propria abitazione in zona San Giacomo di Roburent (l'Ucl per il coordinamento delle ricerche ha sede nel maneggio). Era in compagnia dei suoi due cani, un chihuahua a pelo lungo e un border collie. Proprio quest'ultimo cane si pensava fosse tornato autonomamente, ma da successive verifiche, non si tratta dello stesso esemplare. Sta per iniziare la terza notte di ricerche.