La provincia di Cuneo torna zona arancione da sabato: il report dell'incidenza del contagio conferma che siamo scesi sotto la soglia 250
Il report è arrivato. E il verdetto è finalmente quello sperato: la provincia di Cuneo torna zona arancione da domani, sabato 17 aprile. Il report dell'incidenza del contagio, dai dati nelle mani della Regione e del ISS, conferma che siamo scesi sotto la soglia 250 casi settimanali ogni 100 mila abitanti. Il dato di oggi è a 230.
LA COMUNICAZIONE UFFICIALE DELLA REGIONE: «A partire da questo weekend tutto il Piemonte sarà in zona arancione. L’incidenza nella provincia di Cuneo è scesa, infatti, sotto i 250 casi ogni 100 mila abitanti, la soglia di allerta che alla luce del nuovo decreto aveva imposto nei giorni scorsi il mantenimento per il territorio Cuneese delle misure da zona rossa. L’incidenza, in base all’ultimo rilevamento di oggi analizzato dagli epidemiologi dell’Unità di crisi della Regione Piemonte, si attesta a quota 230. Da domani, sabato 17 aprile, quindi anche nella Granda entreranno in vigore tutte le misure della zona arancione. Anche le scuole torneranno regolarmente in presenza, al 100% fino alla terza media e al 50% per le superiori, come lo sono già nel resto del Piemonte». È ufficiale: la provincia di Cuneo torna zona arancione.
Ecco le "regole arancioni"
SCUOLA – Dopo la riapertura in presenza fino alla prima media anche in zona rossa, il passaggio in arancione in Piemonte porta un altro passo in avanti verso la normalità scolastica. Le tornano in presenza anche per le seconde e terze medie, mentre per le scuole superiori il ritorno in classe è previsto al 50%.
PRECISAZIONE SULLE SCUOLE - Le scuole possono tornare in presenza già da domani, sabato 17 aprile: al 100% per la 2ª e 3ª Media, al 50% per le Superiori. Spetta al singolo istituto, se ha lezione al sabato, decidere se riaprire domani o lunedì 19 aprile.
SPOSTAMENTI – Non si tocca il coprifuoco dalle 22 alle 5 del giorno successivo. Spostamenti liberi nel comune di residenza e se questo ha meno di 5000 abitanti si può “sconfinare” in altri comuni, ma entro i 30 km e senza dirigersi verso il capoluogo di provincia. Fuori Comune o regione si potrà andare solo motivi di necessità, lavoro e salute, oltre che per il rientro ai luoghi di residenza, domicilio o abitazioni. Resta la possibilità di recarsi nelle seconde case, ma solo con membri del proprio nucleo familiare
ATTIVITÀ – Riaprono tutti i negozi (restrizioni solo per i centri commerciali nei weekend) e i servizi alla persona come barbieri, parrucchieri e centri estetici). Nessuna svolta per la ristorazione che potrà continuare a lavorare soltanto attraverso la consegna a domicilio (senza limitazioni) e con l’asporto (fino alle 22, con divieto di consumazione sul posto). Per i bar e altri esercizi privi di cucina l’asporto è consentito fino alle 18. Tornano tutti i banchi nei mercati settimanali.
VISITE A PARENTI E AMICI - Consentite le visite, una volta al giorno, ad amici e parenti, però al massimo in due persone (esclusi dal computo i figli under 14) e solo all’interno del territorio comunale.
SPORT – Potranno riaprire i centri che offrono sport individuali come il tennis, il golf o il padel. Si può andare in centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto l’attività sportiva di base. In questi circoli, però, viene vietato l’uso degli spogliatoi. Restano chiuse palestre, piscine e centri termali.
VUOI ESSERE SEMPRE INFORMATO?
Sì, voglio le news gratis in tempo reale - ISCRIVITI AL CANALE TELEGRAM - CLICCA QUI