Mancava un documento. Un documento che pesa la bellezza di settecentomila euro. Doccia fredda, anzi ghiacciata, per Mondovì e per il volley monregalese. L’enorme contributo che si sperava di agguantare dal Ministero, e che avrebbe potuto trasformare il Pala Manera in un palasport da Serie A1, non arriva. La domanda non è stata accolta: nel senso peggiore del termine, ovvero che è stata respinta per violazione dei criteri. “Violazione – si legge nel documento che cassa la domanda – del paragrafo 6 e del paragrafo 8”. Mancava «la documentazione relativa alla verifica preventiva e alla validazione del livello di progettazione presentato». Pagliuzza o trave che fosse, il bando se ne è andato. Si infrange un sogno che avrebbe potuto costituire la svolta per il volley monregalese: per le squadre del Vbc e della Lpm, per i tifosi, per la Provincia di Cuneo che aveva provato a giocarsi la carta (la palestra è provinciale: questo era l’unico progetto presentato dalla Provincia) e per il Comune di Mondovì che ci aveva creduto.
L’elenco ufficiale è stato pubblicato lunedì sul sito del Ministero dello Sport. “Sport e periferie 2020”, questo era il titolo del superbando che metteva a disposizione un fondo gigantesco da 160 milioni di euro per strutture sportive minori in tutta Italia. Ha partecipato chiunque (l’unico progetto che “ce l’ha fatta” in Granda è quello di Bene Vagienna). Tanti sono stati ammessi ma non finanziati. Ma per il Pala Manera il risultato è, se possibile, ancora più amaro.
Il progetto era quello per la “Rigenerazione dell’impianto sportivo Palamanera”, già approvato dal Settore Edilizia della Provincia. È dal 30 ottobre dell’anno scorso che Comune e Provincia tengono le dita incrociate. Perché era un progetto enorme. Comprendeva, in primis, la riqualificazione energetica dell’edificio: sostituzione del sistema di riscaldamento e la coibentazione “a cappotto” dell’involucro dell’edificio, sostituzione dei serramenti. Ma, a margine di questo costosissimo lotto, c’era anche una seconda parte, denominata “progetto campo da gioco”, che prevedeva operazioni sulle pavimentazioni in legno del campo e delle aree adiacenti, compresa la riqualificazione delle tribune. Il sogno (mai nascosto) di Provincia e Comune era quello di mettere in campo un “super intervento”, sperando in un cospicuo finanziamento parallelo andando a bussare alla porta delle Fondazione bancarie e tentando persino di sedurre sponsor privati. Con l’obiettivo finale di allargare i posti a sedere sui due lati corti del palasport, andando così a raggiungere una capienza sufficiente per l’omologazione in serie A1 di volley (omologazione standard per quella femminile, e “in deroga” per quella maschile). Una struttura quasi tutta nuova, un regalo per tutti i tifosi. Sogno svanito.
«Valutiamo il ricorso»
Ora la Provincia sta esaminando, assieme all’ufficio legale, la causa di esclusione: valutando il ricorso, per via di una differente interpretazione dei requisiti relativi al livello di progettazione necessaria. Il consigliere provinciale Pietro Danna: «Non abbiamo intenzione di mollare: crediamo che l’intervento del PalaManera sia meritevole e cercheremo un modo per finanziarlo».