Violenza sulle donne, i numeri a Mondovì: in un anno 140 chiamate al Centro. Ecco come funziona la rete

C’è chi telefona dopo l’ennesimo abuso, fisico o psicologico. Chi scappa e si rivolge direttamente ai Carabinieri o alla Polizia. O chi finisce al Pronto soccorso, coi lividi, e lì decide che è ora di dire basta. C’è una parola, che descrive tutte queste situazioni e anche tutte le altre. La parola è: vittime.

Il 25 novembre è la giornata scelta per ribadire che la violenza contro le donne esiste, che va messa allo scoperto, va denunciata e va fermata. E soprattutto, che chi la commette è un criminale.

Vittime, dicevamo. Vittime di una cosa che spesso avviene in casa e che riesce a non farsi scoprire. La violenza domestica, che sia fisica, psicologica o sessuale, schiaccia l’animo e il corpo. Lo fa con la paura («Se te ne vai da qua, non rientri più!»), con la minaccia («Se lo racconti a qualcuno, ti faccio togliere i figli»), con l’umiliazione («Tutti sapranno che non sei capace ad avere una famiglia normale»), con lo sconforto di chi è ormai demolito («Nessuno mi crederà mai»). E soprattutto con un’arma più subdola, silenziosa: quella che porta a pensare che sia tutto normale. Che se nessuno lo scopre, se nessuno fa peggiorare le cose, se insomma si sopporta ancora un po’… può anche andare avanti così. Fin quando non si arriva al punto di rottura. Fin quando scatta qualcosa, per la troppa disperazione, il troppo dolore o per l’intervento esterno, e si va a fare denuncia. È a questo che serve la rete anti-violenza. Una rete che funziona, che ha salvato centinaia di donne nel Monregalese negli ultimi sette anni e che è composta da tanti soggetti: anelli di un’unica catena, ciascuno pronto a fare la sua parte. Li abbiamo intervistati tutti, per raccontare come funziona. E per dare un messaggio, corale ma unico: se siete vittime, in qualsiasi momento ve ne rendiate conto, chiamate e denunciate.

IL CENTRO DI ASCOLTO
“L’Orecchio di Venere” presso la CRI di Mondovì
È attivo 7 giorni su 7 e 24 ore su 24 (tel: 333.3756238)
ed è collegato al numero nazionale 1522.

 

GLI ARTICOLI DI APPROFONDIMENTO

 

Piazza Ellero, il Comune di Mondovì costretto trovarsi con entrambe le tettoie chiuse

Mondovì Breo potrebbe trovarsi, per un tempo indefinito, con entrambe le tettoie del mercato chiuse per lavori. Una bella grana, che casca in testa al Comune senza che ci sia molto da fare per...

Ceva: via al “Palio dei rioni”, nel ricordo di Romina Aimo

È iniziato a Ceva l'attesissimo "Palio dei rioni 2024". Prima competizione il "Palio dei bimbi", dedicato alla memoria della compianta e indimenticata Romina Aimo, grande amante del Palio, punto di riferimento per il rione...
tony effe mondovì wake up 7 giugno

Il trapper Tony Effe a Mondovì per Wake Up, il 7 giugno 2024

Sarà il trapper Tony Effe la star che si esibirà a Mondovì in "Wake Up" il 7 giugno. Le date sono già state annunciate da "Wake Up" e i biglietti sono in vendita su...

25 aprile a Carrù, Chiara Gribaudo: «Festa divisiva? C’era chi sognava un’Italia migliore e...

«Se qualcuno pensa che il 25 aprile sia divisivo, io allora dico di sì. È divisivo perché, allora, c’era qualcuno che sognava un’Italia diversa, in cui le diversità rappresentassero una ricchezza e non dovesse...

25 APRILE, l’orazione della dottoressa Claudia Bergia – TESTO INTEGRALE

Discorso integrale della dottoressa Claudia Bergia, Mondovì 25 Aprile 2024 - FOTO E RESOCONTO: CLICCA QUI  Care amiche e cari amici, buon 25 Aprile. È per me un grande privilegio rivolgermi a voi in occasione della Festa...
gruppo figli genitori separati

Gruppo di ascolto e confronto dedicato ai figli dei genitori separati

Diamo voce ai nostri figli! A Mondovì un Gruppo di ascolto e confronto dedicato ai figli dei genitori separati Lo studio “La Giraffa - Professionisti per la gestione del conflitto”, nell’ambito delle iniziative avviate, propone...