Sarà una serata a suon di musica dace e balli. Sul palco del MOV Summer Festival del Mondovicino Outlet Village, infatti, giovedì 27 luglio, alle 21, scocca l’ora degli Eiffel 65. Appuntamento, come sempre gratuito, con il mitico gruppo dance torinese tornato sulle scene con un tour che li porterà in giro per l’Italia per serate all’insegna dei grandi successi degli anni Novanta e Duemila. In occasione del concerto il centro resterà aperto fino alle ore 23. Per l’occasione del concerto a Mondovicino Outlet Village ecco un’intervista agli Eiffel 65 dedicata all’appuntamento monregalese.
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L'INTERVISTA
Siete partiti, alla fine degli anni '90 proprio dal Piemonte. Cosa vuol dire per voi, oggi, dopo oltre 20 anni di successi anche internazionali poter suonare “a casa”?
Per noi suonare a casa è sempre stato sinonimo di suonare in Italia, più che in una regione precisa. Perchè abitavamo tutti in Piemonte quando ci siamo conosciuti ma abbiamo provenienze diverse di origine. Detto questo suonare dove ti senti a casa, ha sempre una marcia emotiva in più per svariati motivi come conoscere personalmente qualcuno del pubblico, magari proprio i tuoi cari, oppure suonare in location dove sei cresciuto o dove magari tu stesso da giovane sei andato a vedere qualche concerto. Queste cose aggiungono molto pathos a quello che generalmente già si prova per uno show, che per noi è comunque sempre meravigliosamente grande anche nel posto più remoto della Nuova Zelanda.
Le vostre canzoni sono apprezzate sia dai vostri coetanei, che grazie a voi hanno ballato per decenni, sia dai più giovani, che vi hanno scoperto più recentemente. Cosa significa per voi poter arrivare a pubblici così diversi?
Da sempre il nostro unico obiettivo quando scriviamo e produciamo è fare qualcosa di significativo e che duri nel tempo. Non ci interessano le classifiche, ci interessa la memoria della gente. E per farsi ricordare e tramandare alle generazioni successive non basta produrre una hit, bisogna far si che la tua musica trascenda il semplice ascolto ed entri dentro l'anima delle persone. Questo capita solo alle grandi canzoni ed è un processo che solitamente avviene associando queste a qualche momento o ricordo di vita, qualsiasi esso sia ma qualcosa che abbia particolare rilevanza. Quando questo accade alle tue canzoni (e puoi scoprirlo davvero solo dopo uno o due decenni dall'uscita), allora capisci di aver raggiunto il livello più importante della musica, il massimo che tu possa chiedere: il mondo e generazioni di persone, ovvero: lo spazio e il tempo.
Cosa dobbiamo aspettarci dal concerto di giovedì? Balleremo i vostri brani più storici?
Rivediamo lo show abbastanza frequentemente date le numerose richieste che abbiamo, per offrire esperienze diverse al pubblico e non stare noi sempre nella zona di comfort. Ma abbiamo dei punti fermi: dici Eiffel 65 dici Dance e Musica! Si balla, si salta tanto ma si canta e ci si emoziona anche. Ci piace concentrare la scaletta sulle hit più grandi perchè alla fine quelle sono le canzoni che hanno empatizzato di più con la gente. Ma non ci facciamo mai mancare sorprese ed effetti speciali. Non diamo la possibilità al pubblico e nemmeno a noi stessi di annoiarsi nemmeno un secondo in scaletta.
Gli ultimi anni sono stati costellati da hit di successo, da Blue (Da Ba Dee) remixata da David Guetta a Too Much of Heaven nella nuova versione con i Boomdabash. Cosa c'è nel vostro prossimo futuro?
Queste cose confermano quanto detto nella risposta precedente: se hai fatto qualcosa di significativo che davvero è rimasto nella memoria collettiva, queste sono le cose che possono succedere a distanze anche molto lunghe. Quest'anno c'è stato un momento dove contemporaneamente eravamo primi nelle chart mondiali con "I'm Good" di David Guetta e primi in Italia con "Heaven" con i Boomdabash. Che sono rispettivamente le nostre "Blue" e "Too much of heaven" 20 anni dopo. Questo da un lato ci fa capire quanto ancora la nostra musica possa avere un peso sulle persone, e dall'altro quanto le giuste collaborazioni possano aiutarti a raggiungere un nuovo pubblico. Noi stiamo scrivendo effettivamente musica nuova e inedita per Eiffel, ma questa volta ci piacerebbe provare a collaborare con altri artisti, a patto che per questi la musica sia un fine ultimo e non un mezzo per fare altro.
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