È successo davvero. Era cominciato tutto da qui, da Mondovì e dal caso del piccolo Leonardo, il bimbo di due anni con cataratta congenita monolaterale che ha bisogno di una lente a contatto speciale, la "Silsoft" prodotta dalla "Bausch+Lomb" negli USA. Una lente pediatrica, molto adatta per questi casi, che tuttavia non poteva più essere commerciata in Europa. Un caso che nasce a Mondovì, grazie alla determinazione della madre Anna.
Due mesi fa raccontavamo la svolta di questa storia: la deroga del Ministero che aveva consentito alle Asl di acquistare le lenti necessarie. Ora la storia si completa di un nuovo passo: «Una super notizia che farà felice tante famiglie - scrive la madre di Leonardo, Anna -: da oggi anche gli ottici potranno comprare le lenti».
Il caso di Leonardo era stato sollevato da Anna nel mese di marzo: le lenti "Silsoft", particolari (e molto costose) perché potevano essere tenute a lungo ed erano molto più comode, non venivano più esportate né vendute per un intoppo legislativo legato alla confezione, prova del marchio CE.
Sembrava un grido disperato, un appello senza possibilità: invece, accadde un mezzo miracolo. In risposta al suo grido di aiuto, si mossero tutti: i giornali, il Comune di Mondovì e soprattutto la Regione Piemonte. Il presidente Alberto Cirio in prima persona raccolse l'appello e fece rete altre Regioni in cui, all'indomani dell'appello nato a Mondovì, emersero casi analoghi uno dopo l'altro: in Sicilia, in Lombardia, in Toscana. Si è mobilitato il dott. Massimiliano Serafino (direttore dell’U.O.C. di Oculistica dell’Istituto “Gaslini” di Genova, il medico che ha operato il piccolo Leonardo), l’eurodeputata Gianna Gancia, il deputato siciliano Ismaele La Vardera (già giornalista e inviato de “Le Iene”) e la deputata PD Maria Cecilia Guerra. Tutti insieme, senza contrasti, per cercare una soluzione.
E la soluzione arrivò: una deroga del Ministero della Salute che consentì a Asl e Ospedali di acquistare (e poter fare scorte) le lenti.
Qual è la nuova svolta? «Il problema che si riscontrava in tutta Italia - racconta Anna, con un messaggio diffuso anche sui social - era che, trattandosi di una novità, le Asl a volte non conoscevano bene la procedura per ordinare lenti. Per molte famiglie voleva dire perdere giorni preziosi senza poter avere le lenti».
Ed ecco la nuova buona notizia, sempre dal Ministero della Salute: "Autorizzazione all’immissione sul mercato dispositivo BAUSCH + LOMB SILSOFT" che integra il provvedimento di giugno disponendo che, siccome «sono state segnalate difficoltà in relazione alla possibilità di acquisire le lenti in oggetto attraverso gli usuali canali di vendita», allora «è consentito l’acquisto delle suddette lenti, autorizzate in deroga per la fornitura alle istituzioni sanitarie, anche presso i consueti canali di vendita previa presentazione della specifica prescrizione», ovvero gli ottici. «Poter tenere questa lente - spiega ancora Anna - , credetemi, cambia la vita. Fondamentale in questi mesi, oltre la mia caparbietà, come dicono tanti, alla quale io aggiungerei pure la mia testardaggine, è stato trovare l'aiuto delle Istituzioni che si sono rese disponibili a aiutarci, dalla Regione Piemonte al Ministero nella persona della dott.sa Basilisco Alessandra, ai dott. Nucci e dott. Serafino e non finirò mai di ringraziare i giornali che all'inizio mi hanno dato voce per poter arrivare lontano e oltre a risolvere questo specifico problema far anche conoscere questa patologia con le sue relative problematiche».