Nomine in Diocesi: Don Giancarlo Canova nuovo parroco a Garessio, a don Federico Suria affidata anche Chiusa Pesio

L’annuncio sabato sera 2 settembre: il messaggio del vescovo Egidio Miragoli alle comunità. Una nuova guida per Garessio Priola, Mursecco, Casario, Valsorda e Valdinferno. La parrocchia di S. Antonino affidata a don Federico (Pucci) Suria da Roccaforte M.vì

Nella giornata di sabato 2 settembre il vescovo di Mondovì, Egidio Miragoli, ha annunciato a due comunità diocesi la nomina di un nuovo parroco. Dopo l'improvvisa scomparsa di don Aldo Mattei il nuovo parroco di Garessio sarà don Giancarlo Canova, attuale parroco di Chiusa Pesio dove era stato nominato sei anni fa. Don Giancarlo è nativo di Ceva, ha 59 anni ed è alla sua quinta esperienza da parroco. La parrocchia di S. Antonino a Chiusa Pesio sarà, invece, affidata a don Federico Suria (42 anni) attualmente a Roccaforte, Prea e Lurisia, che continuerà ad essere alla guida di queste comunità e manterrà anche gli attuali incarichi di direttore della Pastorale giovanile e dell'Ufficio catechistico diocesano. «A don Giancarlo e a don Federico va il mio grazie. Il loro avvicendamento avverrà verso la fine del mese di settembre. Posso facilmente immaginare la sorpresa in voi, ma voglio confidare anche nella vostra comprensione – scrive il vescovo Egidio nel messaggio alle comunità – . In questi anni, ogni volta, visitando le comunità per qualche circostanza non ho mai omesso di ricordare o taciuto il momento difficile che stiamo attraversando quanto a numero di sacerdoti e di vocazioni al sacerdozio, invitando a pregare per questo e a prepararsi a cambiamenti non facili. Le scelte che vi ho comunicato sono le conseguenze pratiche di tutto questo. In ogni caso vogliamo essere fiduciosi, e credere che nelle difficoltà il Signore ci è ancora più vicino».

Il messaggio alle comunità di Garessio

Carissimi, a tutti voi il mio saluto nella Carità del Signore – scrive il vescovo alle comunità di Garessio, Priola, Mursecco, Casario, Valsorda e Valdinferno, in un testo reso noto sabato sera 2 settembre tramite il vicario generale don Flavio Begliatti –. Sapete quanto sia affezionato alle vostre comunità, anche a motivo della conoscenza ulteriormente accresciuta nello scorso anno in occasione della visita pastorale. Anche per questo avrei desiderato raggiungervi di persona per annunciarvi, come promesso, la nomina del nuovo parroco. Non potendolo fare vengo a voi tramite il vicario generale. Il vostro nuovo parroco sarà don Giancarlo Canova, attuale parroco di Chiusa Pesio. Don Giancarlo è nativo di Ceva ed ha 59 anni. Questa è la sua quinta esperienza da parroco, il che dice la disponibilità che ha sempre dimostrato davanti ad ogni richiesta del vescovo. Attualmente è parroco a Chiusa Pesio, da appena sei anni; sapevo, pertanto, che questa decisione gli sarebbe costata. E non vi nascondo che è così. Ma non ve lo nascondo di proposito perchè così impariate da subito a conoscere qualcosa di lui e, a suo tempo, sappiate apprezzare la sua presenza in mezzo a voi. Nel frattempo passerà ancora qualche settimana, per dare tempo a don Giancarlo di congedarsi dai suoi parrocchiani, mentre prenderà i primi contatti con voi, aiutato da don Alessio e da don Michele. Quanto a loro, in questi mesi hanno generosamente supplito la mancanza del caro don Aldo Mattei, con soddisfazione di tutti, come ho percepito dalle tante attestazioni positive nei loro confronti che mi sono giunte. Siamo loro grati per la presenza in mezzo a noi e per la collaborazione che continueranno a dare in Val Tanaro, sotto la guida, prossimamente, di don Giancarlo. Confido nella vostra capacità di accoglienza e vicinanza, così che anche la lontananza dal loro Paese e dalle loro famiglie sia mitigata». «Carissimi, sarò a suo tempo ancora tra voi a fine mese, penso, per accompagnare il nuovo parroco don Giancarlo – ha proseguito il vescovo –. Sarà certamente una giornata di festa, nella consapevolezza che pur nella difficoltà del momento, le vostre comunità possono ancora godere della presenza di un sacerdote. Tutto questo vi carica di responsabilità: quella di continuare ad essere comunità unite e collaboranti come vi ha insegnato don Aldo, come siete riusciti a vivere fino ad oggi, come ci chiede il nostro essere discepoli di Gesù. È quello che mi aspetto da voi, mentre insieme preghiamo per il cammino delle vostre comunità e perchè il Signore non faccia mancare alla nostra Chiesa sacerdoti per il servizio dei fratelli».

L'intervento del vescovo a Chiusa Pesio

«Cari parrocchiani di Chiusa Pesio – è stata la comunicazione del vescovo alla Messa di sabato sera nella parrocchiale di Chiusa Pesio –, la mia presenza questa sera è per una comunicazione riguardante la vita della vostra comunità. Dopo averci pensato a lungo e essermi confrontato con i collaboratori, sono giunto alla decisione di chiedere al vostro parroco don Giancarlo Canova di diventare parroco di Garessio e di altre parrocchie dell'Alta Val Tanaro. Sono le parrocchie rimaste vacanti a causa dell'improvvisa morte di don Aldo Mattei nel giugno scorso. Vi posso assicurare che la decisione non è stata presa a cuor leggero, sia pensando a voi, sia pensando a don Giancarlo. Sono infatti ben consapevole che don Giancarlo è tra voi da soli sei anni, ma soprattutto non potevo ignorare i numerosi cambiamenti che già in passato aveva accettato con grande disponibilità. Come potete immaginare, anche don Giancarlo ha avuto bisogno di metabolizzare la mia proposta:  umanamente parlando, per lui e per voi, questa era la stagione dei primi riultati di una impostazione  pastorale e delle relazioni coltivate. Nella luce della fede voglio credere non solo che il bene iniziato non vada diperso, ma che grazie anche a questo "sì" disinteressato il Signore lo possa portare a compimento più efficacemente». «Quanto alla tappa successiva, per proseguire l'opera di don Giancarlo, ovvero  guidare la vostra comunità – ha proseguito il vescovo –, ho nominato don Federico Suria attualmente parroco di Roccaforte, Prea e Lurisia, che continuerà ad essere parroco di queste comunità e manterrà anche gli attuali incarichi di direttore della Pastorale giovanile e dell'Ufficio catechistico diocesano. Don Federico, che certamente già conoscete, ha 42 anni; ha la vitalità dei giovani, sa organizzarsi, ma viste le tante incombenze, avrà bisogno di tutta la vostra collaborazione per poter gestire al meglio la sua presenza. Da parte mia mi impegnerò a verificare se vi sia la possibilità di un qualche aiuto, almeno festivo. A don Giancarlo e a don Federico va il mio grazie. Il loro avvicendamento avverrà verso la fine del mese di settembre, e anche per questo avremo modo di incontrarci ancora tra non molto. Carissimi, posso facilmente immaginare la sorpresa in voi, ma voglio confidare anche nella vostra comprensione. In questi anni, ogni volta, visitando le comunità per qualche circostanza – compresa la vostra – non ho mai omesso di ricordare o taciuto il momento difficile che stiamo attraversando quanto a numero di sacerdoti e di vocazioni al sacerdozio, invitando a pregare per questo e a prepararsi a cambiamenti non facili. Le scelte che vi ho comunicato sono le conseguenze pratiche di tutto questo. In ogni caso vogliamo essere fiduciosi, e credere che nelle difficoltà il Signore ci è ancora più vicino. Così ci dice la fede».

La lettera ai roccafortesi

«Cari fedeli di Roccaforte, Prea e Lurisia, a tutti porgo il mio più cordiale saluto nella Carità del Signore – così il vescovo in uno scritto sabato sera 2 settembre letto dal parroco don Federico Suria ed indirizzato ai fedeli delle parrocchie di Roccaforte, Prea e Lurisia –. Vi scrivo non senza qualche apprensione, dovendo comunicarvi una decisione che, come posso immaginare, inciderà sul vostro futuro e potrà creare anche qualche disagio o dispiacere. Confido, tuttavia, nella vostra comprensione, certo che saprete cogliere l’intenzione di bene che mi muove e le esigenze che si stanno creando in Diocesi. Il numero sempre più esiguo dei sacerdoti, la prematura scomparsa di alcuni di loro e il deserto vocazionale che da decenni sta accompagnando il nostro territorio mi vede costretto a chiedere al vostro attuale parroco, don Federico Suria, di assumere anche la cura pastorale delle Parrocchie presenti sul territorio di Chiusa di Pesio». «Come potete immaginare, questo comporterà, per don Federico, la necessità di armonizzare in modo diverso la sua presenza, con un carico ulteriore di impegni che spero possa essere supportato dalla vostra preghiera, dalla fraterna vicinanza e dalla fattiva collaborazione – ha proseguito il vescovo –. Preghiera: perché il Signore sostenga don Federico nella sua missione, e perché possa donare alle nostre comunità vocazioni sacerdotali sufficienti per le esigenze della Chiesa locale stessa.  Fraterna vicinanza: perché don Federico non si senta solo nell’assunzione di nuove responsabilità ma possa contare sul vostro aiuto e sostegno. Fattiva collaborazione: perché possiate sempre più crescere nella condivisione dell’impegno pastorale e nella collaborazione, portando insieme a lui il peso e la fatica dei diversi impegni parrocchiali. Tra l’altro, don Federico continuerà negli altri attuali incarichi, come direttore della Pastorale giovanile e direttore dell’Ufficio catechistico. Ringrazio don Federico per la dedizione profusa in questi anni e per la disponibilità ad accollarsi ulteriori responsabilità, così come ringrazio voi, fin d’ora, per la vostra comprensione e collaborazione. Vi saluto e vi benedico di cuore».

 

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