In tanti al Tempio Votivo della Pace, a Bergamo, lo scorso 28 agosto, hanno reso l’ultimo commosso saluto a Chiara Calleri, portata via da una lunga malattia a soli 55 anni. È un lutto che colpisce da vicino anche Carrù, il paese originario di Chiara. Da qui si era trasferita in Lombardia con la famiglia e, durante gli anni universitari nella “Città Alta”, aveva incontrato il suo futuro marito Michele Taddei. La coppia ha due figlie, Martina e Ludovica, e a settembre avrebbe festeggiato le “nozze di perle” per i trent’anni di matrimonio. Chiara Calleri a Bergamo era inoltre diventata un nome noto, grazie al ruolo di vicedirettrice all’Abf, l’Azienda bergamasca formazione ed era anche referente per il settore Horeca (strutture ricettive, bar e ristoranti).
«Per anni ha svolto con dedizione, competenza e profondo impegno il suo ruolo di docente. Di lei conserveremo gelosamente nel cuore il sorriso, la professionalità e disponibilità, generosità e simpatia. Grazie per l'esempio che sei stata per chi ti ha conosciuta», scrivono i colleghi e gli amici di ABF. Il suo lavoro era portato avanti come una missione e sono tantissimi gli ex studenti che ora la ricordano con profondo affetto e gratitudine. Oltre al marito e alle figlie, Chiara lascia i genitori Sergio Calleri e Tonina Costamagna molto legati alla “loro” Carrù, tanto da tornare spesso e volentieri in paese.
Il marito Michele Taddei ha affidato le sue parole all’“Eco di Bergamo”: «L’amore per l’insegnamento faceva parte della nostra coppia. Chiara era molto legata ai ragazzi di Abf, spesso in difficoltà a causa di situazioni complesse. Basti pensare che quando uscivamo, capitava spesso che mi portasse in bar o ristoranti che accoglievano i suoi studenti, in modo da controllare che venissero trattati bene e che tutto andasse per il meglio. Amava lo sport, le vacanze in barca a vela, aveva una fede forte ed era molto legata alla parrocchia di Santa Lucia. Il suo stato di salute è purtroppo precipitato nelle ultime settimane».