Il piozzese Franco Alessandria, famoso per le sue sculture di chiavi e per molto altro, si conferma artista estroso e poliedrico. La sua ultima opera, un olio su tela 80x60 centimetri, ci pone di fronte ad una serie di importanti interrogativi, legati al difficile tempo in cui viviamo. Il dipinto, rinominato “L’uomo?” dallo stesso autore, raffigura la nostra società che si sgretola e va in frantumi, come un palazzo in preda alle fiamme ed ormai ridotto ad un cumulo di calcinacci. In primo piano, una poltrona rossa, simbolo del potere che porta all’autodistruzione e una banconota insanguinata. «Quello che sta succedendo in questi mesi in Israele e nella striscia di Gaza è atroce e mi ha spinto alla realizzazione di quest’opera, che esprime il mio forte disagio – commenta Alessandria –. La guerra e le torture e gli omicidi che porta con sé, purtroppo anche a scapito di bambini indifesi, riportano la mente agli orrori del passato. I gravi errori commessi dall’umanità in precedenza non ci hanno assolutamente insegnato nulla. Una società che non è in grado di imparare dai propri imperdonabili sbagli e soprattutto di cercare di riparare in qualche maniera, è una società destinata, io aggiungo anche “giustamente”, all’autodistruzione».
“L’uomo?”: la nostra società verso l’autodistruzione, nel dipinto di Franco Alessandria
L’artista piozzese racconta la sua ultima opera: «Le guerre e le torture di oggi dimostrano che gli orrori del passato non ci hanno insegnato nulla»