Senza dubbio è la più acclamata. Da bambini e giovanissimi soprattutto. «Dovevo fare la maestra d’asilo o la Befana», scherza lei. «Dogliani e i dintorni sono posti bellissimi». Sul palco, interrogata da Alessandra Comazzi, Mara Maionchi al Festival della Tv e nuovi media, ha riannodato i fili della sua carriera: «Ho iniziato a lavorare nel '59, a quei tempi si usava così e io non avevo grandi risultati a scuola. Poi grazie a un annuncio sul Corriere della sera sono passata ad Ariston, una casa discografica. Ho avuto a che fare con grandi artisti e talenti»
Il lavoro, senza orari, e poi la tv, come storica giurata X factor. «C'erano Morgan e Simona Ventura, due personaggi che funzionavano benissimo. Mi hanno preso grazie al mio modo “gentile” di dire le cose» ironizza. Il mondo discografico ora è stato stravolto ed è tutto cambiato. «Ma dire era meglio ai miei tempi è una frase terrificante», dice Mara. «Le cose sono solo cambiate».
«I talent possono essere una fabbrica di illusioni come la vita in generale. Se tu ti metti in mostra, certamente aiuti la casa discografica». E sul seguitissimo programma Lol, la sfida fra comici dove chi rideva per primo perdeva: «Non ho fatto niente, solo da parassita. Fedez? E' bravo, ma non fa altro che lavorare tutto il giorno. Io ho un po' meno». E poi ecco la notizia: «Tornerò in onda a novembre, con l'edizione 2. Dove mi hanno fatta "capogruppo" di una squadra. Mi hanno fatto sentire subito gasata».
Sulla pandemia. «Anche io ho avuto il Covid. Ho preso una polmonite bilaterale e sono stata ricoverata. Sono stati due anni molto difficile. Mi piacerebbe pensare a un mondo senza pandemia. Speriamo sia finita».