A breve verrà sistemato e messo in sicurezza il portico antistante la parrocchiale di San Martino, a Bastia. Il fabbricato posto davanti all’ingresso, composto da quattro pilastri in pietra su cui poggia un trave in legno, di sostegno delle tegole, si è infatti “inclinato” da un lato, a causa del parziale cedimento di uno dei pilastri in particolare (dovuto probabilmente ad infiltrazioni sotterranee d’acqua). La parrocchia di San Martino ha quindi incaricato l’architetto Elisa Clerico (dello studio d’architettura Musso di Piozzo) di redigere il progetto esecutivo per l’intervento. L’elaborato ha già ricevuto l’approvazione della Curia, ora si attende solamente il via libera da parte della Soprintendenza, dopodiché potranno iniziare i lavori, che probabilmente saranno affidati ad un’impresa edile locale. Il progetto prevede una spesa complessiva di 11 mila euro, così suddivisa: 8 mila euro reperiti tramite contributo della Fondazione Crc, 2 mila euro tramite donazione dell’Associazione culturale San Fiorenzo e i restanti 1.000 euro in arrivo grazie all’assegnazione di un contributo proveniente dal fondo Cei dell’8xmille, autorizzato dal vescovo, mons. Egidio Miragoli (la parrocchia dispone di ulteriori 2 mila euro, per imprevisti di cantiere). Considerando le limitate disponibilità economiche del committente, si è deciso che l’intervento mirerà soprattutto alla messa in sicurezza, effettuando solamente i lavori indispensabili. Nello specifico, sarà puntellato il portico, dopodiché il terzo pilastro (quello a rischio) verrà demolito e ricostruito, con una nuova fondazione, verificando al tempo stesso anche il corretto smaltimento delle acque meteoriche sottostanti. Infine verrà creato un nuovo pozzetto per la raccolta delle acque, collegato a quello già esistente e poi si potrà rifare la pavimentazione rimossa. Il nuovo pilastro sarà rivestito in pieta uguale a quella già presente.
Il portico della chiesa di Bastia si “inclina”: pronto il progetto di messa in sicurezza
Intervento da 11 mila euro, possibile grazie a contributi della Fondazione Crc, dell’Associazione San Fiorenzo e dell’8x mille