È stato un lungo percorso, che si è felicemente concluso, nel pomeriggio di martedì. Un improvvido acquazzone ha costretto gli organizzatori a spostare al volo la cerimonia nella palestra delle scuole, ma non ha potuto intaccare la profondità e l’intensità di un momento importante per tutti coloro che hanno partecipato, e in primis i bambini dell’istituto comprensivo. Presente la dirigente, Ada Zamboni, le maestre e i bambini del plesso monasterese per festeggiare l’intitolazione della loro scuola a Lidia Beccaria Rolfi: maestra, amministratrice, ex-deportata, partigiana, testimone. 
Il sindaco Giuseppe Zarcone ha introdotto gli ospiti della cerimonia, in primis il figlio di Lidia, Aldo, che ha offerto un toccante ricordo della madre «Questa intitolazione è l’ennesima dimostrazione che la figura di mia madre è ancora viva, che ha detto qualcosa alle nuove generazioni. Lei stessa come insegnante ha cercato di portare tutto quello che poteva delle cose da lei vissute per interessare i ragazzi». «Immaginate bambini di perdere la memoria – ha concluso – di non ricordare niente. Smarrireste anche la vostra identità. Se la memoria si perde è una cosa grave». 
Oltre a Rolfi hanno preso la parola l’ex-direttore dell’istituto storico della Resistenza di Cuneo, Michele Calandri e una sua ex-allieva e collaboratrice, Silvana Vinai. «Lidia per me era un’amica, e mi commuovo nel ricordare tanti anni passati insieme – ha detto Calandri -. È stata tra i fondatori dell’Istituto storico della Resistenza di Cuneo e ha dato un grandissimo contributo in termini di idee, soprattutto dedicate alle giovani generazioni».
«Sono di Roapiana, la notizia dell’intitolazione a Lidia Rolfi mi ha commosso –il commento della Vinai – è stata mia insegnante e amica, ho collaborato con lei come illustratrice all’esperienza del giornale “Il quartiere” attraverso cui cercava di perorare la causa delle persone più deboli. Lei era una persona speciale». I bambini hanno contribuito, oltre che con i cartelloni realizzati ed esposti, con letture e canti. Nutritissima la partecipazione delle autorità e dei sindaci dei Comuni vicini, praticamente nessuno ha voluto mancare alla cerimonia, a cominciare dall’Amministrazione monregalese rappresentata dall'assessore Luca Robaldo. Zarcone ha Infine riassunto le motivazioni della scelta del Comune: «Davanti a una vita così intensa e attiva nella Resistenza e nella trasmissione del ricordo non si poteva non intitolare una scuola a una personalità di così grande spessore rappresentante del nostro territorio». «Pensiamo all’attualità delle parole di “Bella ciao” in questo momento – ha detto Zarcone, spostando il discorso sull’attualità – chi l’avrebbe detto che nel 2022 ci saremmo trovati davanti a scene come queste, che noi Europei pensavamo archiviate definitivamente?». Il parroco don Riccardo Agosti ha proposto un breve momento di preghiera. Il gruppo si è spostato all’esterno, dove sotto la pioggia battente è stata finalmente scoperta la targa dedicata alla Rolfi, sulle mura del nuovo plesso. Il pomeriggio si è concluso con il rinfresco allestito dalla Pro Loco.
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