È imputato per truffa e falso. M.A., ex vigile di Mondovì residente a Garessio, è finito a processo dopo la la Finanza lo riprese mentre faceva lavori di istruttore subacqueo in in centro immersioni di Alassio. Durante un periodo in cui però risultava in mutua: avrebbe dovuto essere a casa in malattia. Il Comune di Mondovì lo licenziò e chiese i danni. Mercoledì è comparso come testimone davanti al giudice di Cuneo. La Finanza ha portato come prove le "strisciate" della tessera magnetica , nell'estate 2014
M.A. ha raccontato di essersi procurato il mal di schiena durante un intervento per sedare una rissa: «Sono stato sbattuto a terra e preso a calci», ha detto. «Dopo l’infortunio ho frequentato il centro di Alassio, ma non mi sono mai immerso. I medici mi avevano detto che non potevo muovermi». Le telecamere però lo ripresero mentre spostava bombole da sub: «Ho solo fatto un giro in barca e ho fatto lo sbaglio di sollevare delle borse». Le bombole, sostiene la difesa, erano vuote. Il 9 maggio verrà sentito un ultimo testimone ed è attesa la sentenza.