Simpatico appuntamento, sabato, all’Azienda agricola Frè di Carrù, dove, a partire dalle 9, si potrà assistere alla raccolta del luppolo che verrà poi utilizzato per la produzione delle birre artigianali. Il titolare Antonello Musso guiderà gli ospiti alla scoperta del suo "luppoleto", spiegando i segreti della raccolta e del suo successivo utilizzo come ingrediente fondamentale delle birre "Ambrata", "Bionda" e "Bitter". Quello di colticarsi il luppolo "in casa" è stato un obiettivo davvero ambizioso per Musso: in Italia, infatti, sono pochissime le aziende che oggi producono birra utilizzando le proprie materie prime. Obiettivo ambizioso e anche complesso. In particolare nel caso del luppolo: «È stato molto difficile identificare quali, fra le tante e diverse varietà al mondo, si adattassero meglio al nostro tipo di terreno – spiega Antonello Musso –. Ci abbiamo messo 5 anni di sperimentazione, provando 8 varietà diverse tra luppoli inglesi, tedeschi e americani per selezionarne una, quella che si adatta meglio ai nostri terreni, sia per produzione che per qualità del fiore. Queste sperimentazioni, anche se lunghe ed impegnative, ci hanno confermato che ci sono buone possibilità agronomiche e climatiche per coltivare il luppolo nel nostro Paese. E questa è un’ottima notizia». Un progetto sicuramente importante e fra i pochi nel suo genere in Italia, che rappresenta sempre più una realtà concreta dell’azienda "Fré", e che può vantare la preziosa collaborazione del supporto tecnico della Coldiretti di Carrù. Il tutto con un’unica parola d’ordine: "Produrre una birra tutta made in Carrù!".
A Carrù prima dell’uva si raccoglie… il luppolo
Simpatico appuntamento, sabato mattina, all’Azienda agricola Frè di Carrù, dove si potrà assistere alla raccolta del luppolo che verrà poi utilizzato per la produzione delle birre artigianali.