Il gruppo di pellegrini monregalese, con il vescovo mons. Egidio Miragoli e con la guida del biblista saluzzese prof. don Michelangelo Priotto, nel percorso prezioso e coinvolgente in Terra santa, è giunto a Gerusalemme, con soste importanti alla spianta del Tempio, alla Mosche di Al-Aqsa, quini al santo Sepolcro ed al Cenacolo. Grazie al contatto WhatsApp con don Federico Boetti possiamo disporre di un diario molto interessante corredato da immagini, cui in questa occasione si aggiungono anche le foto di Carlo Liboà
(f.b.) - La giornata a Gerusalemme è cominciata presto e all'insegna della pioggia che ci ha accompagnato fino a sera. Poco prima delle 8 abbiamo iniziato i numerosi controlli per accedere alla spianata del Tempio dove attualmente sono presenti la Moschea di Al-Aqsa e la Cupola della Roccia. Introdotti in maniera magistrale nella comprensione della complessa e lunga storia di questo sito - grazie al biblista don Michelangelo Priotto - abbiamo ammirato anche il Muro Occidentale (impropriamente chiamato "Muro del Pianto"). È impressionante come nel giro di pochissimi metri ci siano alcuni tra i luoghi più sacri per ebrei, mussulmani e cristiani. Passando per il quartiere ebraico, uno dei quattro della città vecchia (oltre a quello arabo, latino ed armeno) abbiamo percorso il Cardo Massimo e siamo arrivati al Santo Sepolcro dove la vicenda umana del Figlio di Dio, di Gesù Cristo, è giunta a compimento nella morte e resurrezione. Dopo pranzo ci siamo recati nella Sion cristiana per ammirare dal Belvedere, vicino alla Chiesa di San Pietro in Gallicantu, la città. Qui abbiamo avuto modo di visitare anche la Chiesa della Dormizione di Maria, il Cenacolo, la vicina Sinagoga e di celebrare l'Eucaristia presso il Piccolo Cenacolo o Cenacolino dove abbiamo pregato per le vocazioni presbiterali.